Riceviamo e pubblichiamo
Il 3 dicembre a Roma un’assemblea costituente di 1500 delegati adottò il Programma “Una nuova proposta” e affidò a Pietro Grasso il Coordinamento dell’alleanza elettorale tra Articolo Uno, Sinistra Italiana e il Movimento Possibile di Pippo Civati.
Il 7 gennaio in una seconda Assemblea Nazionale è stato messo a punto il Programma ed è stata lanciata la campagna elettorale approvando la relazione di Rossella Muroni arricchita dai contributi di Laura Boldrini, Roberto Speranza, Pippo Civati, Nicola Fratoianni e di diversi delegati.
Per una parte dei militanti di Sinistra Italiana è chiara la consapevolezza che un’alleanza nata all’ultimo minuto tra forze non organizzate sul territorio e non amalgamate tra loro, non può che rappresentare un minimo comune denominatore senza del quale è a rischio la prospettiva di salvaguardare una presenza minima di rappresentanti di sinistra nel prossimo Parlamento. Deve essere chiaro a tutti però che va posto un freno al tentativo di soffocare l’identità, la cultura, l’appartenenza, i valori e gli ideali di sinistra all’interno di “LIBERI e UGUALI”. Il lavoro operaio, i precari, il mondo del volontariato e dell’accoglienza dei migranti, i giovani, le donne, i disoccupati e le associazioni che lottano per la sanità pubblica e in difesa dell’ambiente, insieme ai sindacati, alle associazioni culturali e a chi si batte contro la mafia e per la legalità, sono i nostri riferimenti sociali.
“LIBERI e UGUALI” non si allontani dai suoi militanti, non abbandoni alla destra i giovani che vanno in massa ad “ACCA LARENTIA”, non lasci la protesta operaia alla Lega Nord e la rabbia dei precari a vita al Movimento 5 Stelle, non si chiuda a riccio nella borghesia agiata come ha fatto il PD tradendo gli ideali di sinistra.
“LIBERI e UGUALI” non diventi un taxi a disposizione di chiunque, ma abbia il coraggio di
ripartire dalla base che non si vergogna a cantare “Bella Ciao” che conosce il valore
dell’antifascismo, che sa cosa sia uno sciopero o una lotta per un diritto, che pratica le periferie, i quartieri popolari e conosce la povertà, il disagio sociale, la sofferenza e l’umiliazione degli ultimi.
“LIBERI e UGUALI” non venga meno alle aspettative di un mondo di sinistra rimasto orfano di rappresentanza da lungo tempo e che si è rifugiato nell’astensionismo e nella protesta.
Siamo o non siamo una formazione di sinistra? Se perdiamo questi nostri tratti identitari
allontanandoci dalla nostra base e dai nostri valori, come affermiamo la nostra diversità dalle destre e dal PD?
È vero non siamo un Partito, non abbiamo strutture, dirigenti, sedi di confronto e possibilità di esprimerci sulle scelte di queste ore, ma non per questo si può pensare di trasformare “LIBERI e UGUALI” in un aggregato senza anima affidato alla borghesia professionale che mal sopporta, poco tollera e ancor meno conosce cosa sia la “SINISTRA”.
Per questa ragione vi sottoponiamo la possibilità di mettere a disposizione del Molise delle
candidature nazionali di Sinistra Italiana a partire da compagne che ci sono state vicino ed hanno lottato con noi sul diritto alla sanità pubblica come Alessia Petraglia, contro la Mafia come Celeste Costantino o Serena Pellegrino, per difendere i diritti dei lavoratori come Monica Gregori e Loredana De Petris, o compagni conosciuti ed apprezzati come Nicola Fratoianni, originario di Ururi, Stefano Fassina e altri che si sono battuti sugli stessi temi con generosità ed impegno.
Responsabile Regionale Dipartimento Lavoro
Anna Maiorano
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