Riceviamo e pubblichiamo
Caro Segretario ritengo utile non far passare sotto silenzio la pesante disfatta elettorale riportata dalla sinistra italiana il 4 marzo. Ogni rimozione, banalizzazione o distrazione del gruppo dirigente nazionale, regionale e locale di SINISTRA ITALIANA, contribuirebbe ad alimentare la disaffezione politica, il senso di rassegnazione ed i peggiori sentimenti di rabbia e risentimento nei confronti della democrazia rappresentativa.
Ho seguito da lontano i lavori della Direzione Nazionale del 10 marzo apprezzando il tuo gesto di dimissioni da Segretario di Sinistra Italiana, ma condivido l’orientamento dei compagni che le hanno respinte.
Sarebbe stato troppo semplice attribuire solo ai tuoi errori le responsabilità di ciò che è accaduto, il fallimento di un cartello elettorale approntato frettolosamente alla vigilia della presentazione delle liste, in cui l’egemonia oggettiva su scelte, programmi e candidature, è stata lasciata nelle mani di MDP – Articolo Uno, cioè di coloro che nel corso dell’ultima legislatura hanno votato tutti i provvedimenti scellerati proposti dai Governi Letta, Renzi e Gentiloni, salvo sfilarsi all’ultima curva con argomentazioni pretestuose, riferite alle ultime primarie o data congressuale del PD.
L’errore grossolano di consegnare SINISTRA ITALIANA con l’elaborazione del Congresso Nazionale di Rimini nelle mani di MDP – Articolo Uno è stato condiviso da tutto il gruppo dirigente nazionale e sarebbe stato oltremodo ingiusto che a dimetterti fossi stato solo tu.
Premesso ciò, e in attesa che si apra un confronto sulle prospettive politiche di sinistra Italiana dopo il fallimento clamoroso del cartello elettorale “Liberi e Uguali”, mi preme sottoporti una questione specifica riferita ad una mia nota inviata il 15 gennaio scorso a cui hai ritenuto di non rispondere e che hai rimosso, come se non ti fosse mai pervenuta.
Questa tua omissione è tanto grave alla luce della mancata elezione di dirigenti di assoluto valore del nostro partito, come le compagne Alessia Petraglia, Celeste Costantino, serena Pellegrino, Monica Gregori e altre, di cui avevo chiesto la possibilità di candidatura sul seggio proporzionale del Molise alla Camera dei Deputati che era stato deciso di assegnare come capolista ad una compagna.
Non ho capito il tuo disinteresse su un punto politico di tale rilievo visto che Liberi e Uguali in Molise non ha candidato alcun iscritto, dirigente o simpatizzante di Sinistra Italiana.
Per te probabilmente è la stessa cosa in termini politici avere in Parlamento compagne del nostro Partito o provenienti da altre esperienze. Personalmente non sono d’accordo. Mai come in questa fase bisogna ripartire dalla chiarezza di una proposta autenticamente e radicalmente di sinistra.
Non pongo una questione sulle persone di cui ho profondo rispetto ma di contenuti politici, di linea politica, di scelte strategiche e di appartenenze al nostro Partito.
La tua disattenzione verso il Molise non ci aiuta a far vivere ideali, passioni e progetti in un territorio dominato storicamente da conservatori, reazionari e figure di destra che non disdegnano di occupare anche gli spazi politici di sinistra ovviamente per perpetrare le proprie posizioni di destra.
Responsabile Regionale del Molise Dipartimento Lavoro
Anna Maiorano