“Finalmente con l’approvazione della legge sui piccoli Comuni si apre un grande spiraglio per consentire a questi territori di crescere. E’ una legge fondamentale perché afferma, innanzitutto, il riconoscimento della specificità dei comuni di minore dimensione demografica, spesso con territori molto vasti nel contesto nazionale. Per questo sono necessarie nuove e dedicate politiche affinché cessi innanzitutto il trend dello spopolamento in atto ormai da anni”. “Una legge che ci potrà consentire di mantenere servizi, di fare investimenti e di rilanciare lo sviluppo locale. Tutti i livelli di governo dovranno tener conto di questo nuovo ordinamento e uniformare le loro politiche agli obiettivi primari di questa legge, così come i futuri provvedimenti statali e regionali dovranno interpretare al meglio le finalità strategiche ed operative della legge sui piccoli Comuni”. Un passo importante, dunque, sarà quello di applicare concretamente la legge anche attraverso un’azione capillare sui territori, per favorire le comunità locali, attraverso la copertura della banda larga, il rilancio del turismo e le scuole, primo presidio per contrastare l’esodo dai piccoli centri. “Sappiamo che non è la risoluzione di tutti i nostri problemi ma è sicuramente il primo passo avanti per risolverli. Anci è pronta corpo e gambe all’attuazione dell’Agenda Controesodo approvata a San Benedetto del Tronto nel luglio scorso e che questo importante provvedimento consente ora di avviare. Nel frattempo nella legge di Bilancio chiediamo e auspichiamo già una maggiore dotazione del Fondo ad oggi previsto dalla legge, oltre che il rispetto dei termini e procedure semplificate per l’erogazione delle risorse stanziate”.
Legge sui Piccoli comuni, Anci: un grande spiraglio per consentire a questi territori di crescere
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