“La mobilitazione di ANCI e del sistema degli Enti locali verso il Parlamento e il Governo ha dato importanti risultati nella legge di bilancio varata dal Senato. Lo sblocco del turn over e le notevoli aperture di spazi sul pareggio di bilancio, unite al contributo per gli investimenti, sono particolarmente importanti. Molto positive le risorse per le Province, la semplificazione del Dup e le tante misure per montagna, aree interne, territori, ambiente. La strada è quella giusta. ANCI è soddisfatta”. “Nella legge di bilancio vi sono una serie di misure – sottolinea il Presidente di Anci Molise Sciulli – che testimoniano l’attenzione del Parlamento per i territori montani e ci impegnano adesso a impiegare tutte le energie per utilizzare questi strumenti per lo sviluppo delle nostre comunità”.
Di seguito, una prima sintesi delle misure nella legge di bilancio 2018 per Enti locali, territori, montagna e ambiente:
– 1. Previsti 900milioni di euro di spazi finanziari, dunque di aperture sul pareggio di bilancio degli Enti (comma 484 dell’articolo 1 della legge)
-2. Contributo per investimenti di 150 milioni nel 2018, 400 nel 2019, 300 nel 2020, con priorità ai Comuni “virtuosi”. Prime richieste entro il 28 febbraio 2018
-3. Aumentano i contributi per i Comuni che decidono di fondersi: il 60% dei trasferimenti riferiti al 2010, fino a un massimo di 3 milioni di euro
– 4. Per le Province, nuove risorse per le funzioni fondamentali: 438 milioni per il 2018, 110 per il 2019 e il 2020, 180 dal 2021
– 5. Sbloccate le assunzioni nelle province, con turn over e regole differenziate in base all’incidenza della spesa di personale
– 6. Nei piccoli Comuni arriva il Dup semplificato, con meno adempimenti
-7. Nei Comuni, turn over al 100% nei Comuni fino a 5mila abitanti
– 8. Aumentato di 60 milioni di euro il fondo per lo sviluppo dei piccoli Comuni previsto dalla legge 158/2017 per gli anni 2017-2023 (il fondo passa così da 100 a 160 milioni di euro)
-9. Per le Province, 120 milioni di euro per il 2018 e 300 milioni per ciascuno degli anni 2019 al 2023 per interventi di manutenzione della rete viaria
-10. Previsti 500mila euro per il 2018 e 1 milione dal 2019 per il fondo destinato al Corpo Nazionale del Soccorso Alpino, attraverso il Cai
-11. Istituito un fondo per le mitigazioni del rischio idrogeologico nelle Regioni del Centro-Nord destinato a garantire complessivamente interventi per un miliardo di euro da qui al 2033 mediante garanzia statale sui fondi BEI
-12. Arrivano 10 milioni di euro per gli anni 2018, 2019 e 2020 per il finanziamento delle attività previste dalle legge quadro sulle aree protette (n.394 del 6 dicembre 1991)
-13. Approvata l’esenzione della base imponibile Irpef dei proventi degli apicoltori con meno di venti alveari ricadenti nei comuni montani
– 14. Stanziati dieci milioni per il 2019 e il 2020 da destinare ad interventi in favore della zootecnia estensiva praticata nelle zone montane
– 15. In base alla legge n.158 del 6 ottobre 2017 sui piccoli Comuni, questi possono stipulare protocolli aggiuntivi con Poste Spa per favorire la consegna di prodotti fino a 5 chili sfruttando la capillarità del servizio postale
– 16. Aumentano di 91,3 milioni di euro le risorse per la Strategia nazionale Aree interne, per il completamento delle coperture a favore delle aree interessate
– 17. Destinati 50 milioni di euro per il programma di costruzione di scuole innovative nelle aree interne del Paese
-18. Arrivano fondi specifici, per favorire l’installazione di dispositivi per il Wi-Fi gratuito nei Comuni italiani. La norma prevede l’erogazione di ulteriori 3 milioni di euro, per il prossimo triennio (2018-2020), a favore degli enti che presenteranno un piano per lo sviluppo di un hotspot wi-fi gratuito
-19. Eliminato il taglio del 10% alle indennità e ai gettoni di presenza negli Enti locali (era stato introdotto nel 2010)
– 20. Estesa fino al 2020 la disposizione che consente agli enti territoriali l’utilizzo senza vincoli di destinazione delle risorse derivanti da operazioni di rinegoziazione di mutui, nonché dal riacquisto dei titoli obbligazionari emessi.
-21. Disposizioni finalizzate ad assicurare la copertura e la continuità del servizio di tesoreria degli enti locali su tutto il territorio nazionale. La manovra interviene sull’articolo 40, comma 1, della legge n. 448 del 1998 – che autorizza la società Poste italiane Spa all’esercizio del servizio di tesoreria degli enti pubblici – prevedendo che, nell’ambito del predetto servizio di tesoreria, Cassa depositi e prestiti è autorizzata a concedere anticipazioni di tesoreria agli enti locali, nel rispetto dei principi di accessibilità, uniformità di trattamento, predeterminazione e non discriminazione, sulla base di apposite convenzioni.
– 22. Prevista la possibilità di conservare nel Fondo pluriennale vincolato di spesa dell’esercizio 2017 le risorse accantonate nel Fondo pluriennale di spesa dell’esercizio 2016, per finanziare le spese contenute nei quadri economici relative ad investimenti per lavori pubblici e quelle per procedure di affidamento già attivate, se non utilizzate
-23. Previsto il superamento del precariato nelle Amministrazioni comunali che esercitino funzioni in forma associata
-24. Prorogata fino al 31 dicembre 2018 la detrazione del 50%, con un limite massimo di 96mila euro per unità immobiliare, per gli interventi di ristrutturazione delle abitazioni e delle parti comuni degli edifici condominiali
-25. Eco-bonus: prorogata fino al 31 dicembre 2018 la detrazione del 65% per gli interventi di efficientamento energetico delle singole unità immobiliari
-26. Bonus verde: gli interventi di sistemazione a verde delle aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze e recinzioni, nonché la realizzazione di impianti di irrigazione e pozzi saranno incentivati con una detrazione fiscale dall’Irpef del 36% delle spese sostenute nel 2018, fino ad un massimo di 5mila euro per unità immobiliare
– 27. Introdotto un fondo da 500 milioni di euro fino al 2022 per migliorare le infrastrutture idriche: il completamento di interventi riguardanti grandi dighe esistenti o dighe incompiute; il recupero e ampliamento della capacità di invaso e di tenuta delle grandi dighe e messa in sicurezza di derivazioni idriche prioritarie per rilevanti bacini di utenza in aree sismiche classificate in zona 1 e 2 e ad elevato rischio idrogeologico.