Clamorosa ed eclatante la protesta che in queste ore stanno mettendo in atto i lavoratori della sanità pubblica in diverse aree della Regione. Già da ieri era stato annunciato da Lucio Pastore del Comitato Veneziale Bene Comune che diversi operatori ad Isernia avrebbero lavorato con un un visibile segno di lutto sul camice per lanciare l’allarme sulla morte della sanità pubblica a favore di quella privata. La protesta, naturalmente, é indirizzata al Piano Operativo redatto dal Commissario Frattura che dovrà essere nuovamente discusso in Consiglio Regionale ed a Roma al Tavolo Tecnico, probabilmente dopo il 3 di luglio, data in cui il TAR, che ha dato la sospensiva all’applicazione del Piano, entrerà nel merito della questione. Vicenda estremamente controversa, questa, che sta alimentando polemiche in lungo ed in largo con gli amministratori di Venafro e Larino pronti a dar battaglia accanto ai Comitati nati già lo scorso anno, proprio volti a salvaguardare la sanità pubblica ed i servizi ai cittadini. Dopo la delibera giunta di martedì scorso, il Piano tornerà in IV Commissione, per poi essere nuovamente discusso dall’Assise Regionale. Intanto medici e operatori protestano al fianco dei cittadini in maniera decisa e determinata in tutto il Molise.