Il forte astensionismo degli elettori alle regionali di Lazio e Lombardia conferma e accentua
un fenomeno già emerso alle ultime politiche. Non andando a votare, la maggioranza dei cittadini ha dimostrato disinteresse verso le attuali proposte politiche e partitiche, per cui, chi esulta per la vittoria, rappresenta una esigua minoranza della società. Il rifiuto, il rigetto dell’elettorato a scegliere i propri rappresentanti è un dato allarmante, che mette a rischio la democrazia, la coesione della società e della nazione.
Non riconoscersi in chi governa ai vari livelli deve preoccupare innanzitutto gli attori in campo, ovvero amministratori e politici, chiamati a capire il disagio e attivare le opportune contromisure.
In Molise, questo compito spetta soprattutto al campo progressista per fornire una
alternativa di governo seria e credibile. E’ necessario proseguire negli sforzi di coesione di partiti e movimenti, superando i pur legittimi obiettivi e interessi di parte, peraltro già rimessi in discussione dagli ultimi dati elettorali. Ma non basta. Uno sforzo particolare e mirato dovrà essere finalizzato a ricreare l’interesse, la fiducia e lo stimolo alla folta schiera degli elettori astensionisti, che anche nella nostra regione potrebbe superare il 50% degli aventi diritto.
Molise Domani sarà garante di questo percorso, al quale non vi sono alternative o scorciatoie: Una proposta politica chiara, netta, concreta, riconoscibile in pochi punti chiave, affidata a candidati di specchiata onestà, che nel loro campo hanno prova di serietà e capacità. Una azione responsabile non più procrastinabile, per il futuro della nostra terra e dei nostri figli. Il tempo è scaduto.