Riceviamo e pubblichiamo
I temi riguardanti la TUTELA dell’AMBIENTE, DEL PATRIMONIO E DEL PAESAGGIO non sono stati oggetto di particolare attenzione da parte degli schieramenti politici nelle scorse elezioni politiche del 4 marzo. Il Molise è chiamato, per il prossimo 22 aprile, a rinnovare il suo Governo regionale e ITALIA NOSTRA auspica che dai candidati di ogni partito o coalizione, dai loro rispettivi programmi giunga un concreto segnale ed un formale impegno ad affrontare con responsabilità i problemi più urgenti della nostra Regione in materia di dissesto idrogeologico, di salvaguardia e valorizzazione del nostro patrimonio culturale, naturale e paesaggistico.Tali problemi rappresentano l’esistenza di un rapporto non equilibrato con il territorio ed evidenziano quanto sia stato trascurato nelle politiche del territorio il criterio della compatibilità e della sostenibilità ambientale, quanto la Regione non abbia saputo ancora valorizzare in modo adeguato il proprio notevole patrimonio ambientale, culturale e paesaggistico (nonostante le frequenti affermazioni di principio a livello politico-programmatico, le quali, anzi, spesso si sono dimostrate non coerenti con le azioni di fatto) e quanto la mancanza di strumenti normativi indispensabili (legge urbanistica) possa incidere su una corretta politica del territorio.
Siamo convinti che la tutela ambientale e la qualità del territorio rappresentino il “volano” per vari settori economici, principalmente per il turismo e che la bellezza dei nostri luoghi e la ricchezza dei beni storici, archeologici e paesaggistici siano l’unica autentica risorsa spendibile per sostenere una crescita equilibrata, sostenibile e duratura della Regione. Pertanto, riteniamo che le azioni più urgenti e responsabili del prossimo governo regionale siano le seguenti:
1- DIRE BASTA AL CONSUMO DEL TERRITORIO
La cementificazione selvaggia, indice di uno sviluppo sbagliato, del quale fenomeno il Molise non è indenne, è una delle principali cause di dissesti idrogeologici più o meno gravi; essa rappresenta anche un ostacolo al ruolo sociale, culturale ed economico delle attività agricole. Una sana politica dovrebbe, invece, INVESTIRE NELLA SICUREZZA E MANUTENZIONE DEL TERRITORIO E NELLA RIQUALIFICAZIONE DELL’EDIFICATO ESISTENTE con incentivi e con attenzione ai valori originali dei centri storici e del paesaggio urbano, ai vecchi fabbricati rurali, salvaguardandoli e valorizzandoli ed indirizzando ad hoc i fondi comunitari.
2- TUTELARE IL PAESAGGIO STORICO-NATURALE uniformando l’operato della Regione ai principi sanciti dalla Costituzione, ed in particolare all’art. 9, comma 2, ed approvando con la massima sollecitudine, UN NUOVO PIANO PAESISTICO-TERRITORIALE che preveda norme più cogenti in materia di tutela del territorio e che si integri con gli altri strumenti di gestione, pianificazione e di tutela. È necessaria un’analisi, multidisciplinare e compartecipata, che oltre a raccogliere dati sugli elementi che compongono lo “scheletro” di una unità paesistica, passi anche attraverso un’indagine storica, simbolica e geografica, a tutela anche delle ricchezze culturali e paesaggistiche dei nostri tratturi e dei territori rurali che insistono lungo le vie della transumanza, mirando ad una progettazione condivisa in modo che il cittadino si riappropri del proprio territorio e ne diventi il tutore.
3- DIRE BASTA ALL’EOLICO E AD ALTRE FONTI DI ENERGIA RINNOVABILI IMPATTANTI. La sostanziale incontaminatezza del territorio molisano è stato, purtroppo, compromessa negli ultimi anni da una politica poco lungimirante, che ha consentito il proliferare di veri e propri impianti industriali dell’eolico con il catastrofico risultato di indicibili scempi perpetrati sui crinali e su molte aree tra le più preziose della Regione. L’impegno che si chiede ai futuri governanti regionali è quello di investire nel RISPARMIO ENERGETICO e nell’EFFICIENTAMENTO ENERGETICO; soluzioni che consentirebbero, da sole, a mantenere ed incrementare le percentuali di produzione elettrica da fonti rinnovabili già ben superiori a quelle imposte al Molise per il 2020.
4- DOTARSI DI UNA LEGGE URBANISTICA. Si assiste negli ultimi anni non solo ad una rapida ed incontrollata espansione urbana, soprattutto nei centri maggiori del Molise, che comporta di conseguenza un adeguamento delle infrastrutture e dei servizi e continue riclassificazioni urbanistiche, ma anche ad una urbanizzazione delle campagne, con un impatto visivo di “città diffusa”, per cui è urgente dotarsi di uno strumento urbanistico che garantisca una crescita urbana sostenibile dal punto di vista ambientale.
5- SALVAGUARDARE il nostro patrimonio forestale e LA BIODIVERSITA’, di cui il Molise è un importante custode.
6- GARANTIRE LA SALUBRITÀ DI ARIA, ACQUA, SUOLO, beni fondamentali per la vita, con scelte coerenti anche negli investimenti infrastrutturali e sottraendo il bene pubblico – in primis l’acqua- da interessi privatistici.
7- REDIGERE ED APPOVARE UN NUOVO PIANO REGIONALE SUI RISCHI IDROGEOLOGICI DEL TERRITORIO e PROMUOVERE la prevenzione del rischio anche attraverso la bioingegneria e l’istituzione di aree naturali protette .
8- TUTELARE LE AREE AGRICOLE . Salvare le aree agricole ancora valide e preservare il paesaggio agrario e le attività agricole di qualità.
9- PROMUOVERE LA RIQUALIFICAZIONE URBANA, che comprenda anche un piano dei colori degli edifici e la disciplina sull’inquinamento luminoso con norme chiare e cogenti per evitare illuminazione impattante nei paesi e nei centri storici. No alla luce fredda dei led, oltretutto considerati dannosi per la salute, no al proliferare di illuminazione che danneggia la biodiversità’ .
10- PROMUOVERE ed INVESTIRE NELL’EDUCAZIONE AL PATRIMONIO CULTURALE E NATURALE:“Conoscere per tutelare”
Il Presidente
Gianluigi Ciamarra