La sanità in Molise sta vivendo uno dei momenti più cupi e le conseguenze sono tutte in capo agli utenti. Da un mese a questa parte in particolar modo a soffrire sono le persone più fragili, che stanno lottando contro patologie infide e che necessitano urgentemente di cure specifiche.
Tra loro ci sono anche diversi volontari che, con grande dignità, ma non nascondendo
difficoltà e sofferenza, si sono rivolti al CSV Molise per chiedere alla struttura di farsi portavoce
di un messaggio chiaro, che sproni le istituzioni sanitarie a rendere di nuovo disponibile per tutti un servizio salvavita.
«La Radioterapia del Gemelli va riattivata subito – la posizione assunta da Gian Franco
Massaro, presidente del CSV Molise -. Nella moltitudine dei volontari, ben 40mila come ho avuto modo di sottolineare nei giorni scorsi, che fa riferimento al CSV e che si prodiga ogni giorno per gli altri, ci sono anche persone colpite purtroppo da quel tipo patologie che ha bisogno di un intervento immediato.
In questi giorni sono stati dirottati fuori regione e tale situazione ha aggravato la loro condizione di fragilità. Voglio quindi rivolgere un appello alle autorità preposte affinché si proceda in tempi rapidi al ripristino delle prestazioni in quello che è l’unico centro della regione Molise deputato ad erogarle».
Come ha reso noto proprio il Gemelli Molise, giovedì scorso, 16 marzo, l’incontro tra il
subcommissario alla sanità Marco Bonamico, la direttrice della Salute della Regione Lolita Gallo e l’avvocato Prezioso, legale della struttura commissariale, ha sancito un accordo teso alla riapertura della Radioterapia, ma il presidente Massaro, recepite le istanze dei volontari, ha voluto sollecitare un ulteriore passo in avanti.
«È necessario che si imprima un’accelerazione al percorso che porterà alla riapertura del
servizio al Gemelli – ha concluso Massaro -. Mi auguro che si proceda con serenità, perché i
pazienti, le famiglie e quanti si trovano a lottare contro le malattie hanno bisogno anche di questo».