Al di là degli aspetti ludici e tradizionali, la fine dell’anno è l’occasione per tracciare il bilancio delle cose fatte e compilare l’elenco dei buoni propositi.
Per me il 2022, grazie ai molisani che mi hanno sostenuta, è stato un anno di grandi soddisfazioni. È stato l’anno dell’elezione in Parlamento.
Non nascondo emozione, gioia e soddisfazione. Sono orgogliosa e fiera di rappresentare la mia regione alla Camera dei Deputati. Ma è altrettanto forte il peso della responsabilità che avverto quotidianamente. E lo avverto ancor di più perché eletta con Fratelli d’Italia, primo partito del Paese il cui consenso aumenta ogni giorno.
Non ho aspettato che finisse dicembre per i buoni propositi. Quelli sono chiari da sempre. Da anni sono impegnata in prima linea a tutela degli organismi sportivi, tra le società, in mezzo agli atleti, ai tecnici e ai dirigenti; ho sempre vissuto la mia città e il mio Molise incontrando persone, confrontandomi, ascoltando. Tutti, indistintamente.
Conosco le difficoltà nei collegamenti stradali; so quanto sono lunghi i tempi di attesa per un esame strumentale o una visita medica specialistica; soffro come tutti i molisani la carenza di infrastrutture adeguate.
L’elenco delle cose che non funzionano supera di gran lunga quello delle cose che funzionano, lo sappiamo tutti. Ma a differenza di qualche mese fa oggi siedo tra i banchi della maggioranza guidata dal Presidente Giorgia Meloni. Oggi – se remiamo tutti nella stessa direzione – abbiamo la possibilità, un passo alla volta, di invertire la rotta e restituire speranza e dignità ai molisani. Cominciando dalla sanità.
La situazione è molto complessa e richiede tempo. Sin dall’insediamento insieme ai colleghi della coalizione abbiamo avviato tutte le attività necessarie affinché la gestione torni nelle attribuzioni del Consiglio regionale, che deve essere messo nelle condizioni di poter deliberare avendo a disposizione i fondi per non generare ulteriore debito.
Giorgia Meloni e il governo sono stati dettagliatamente e puntualmente informati: sanno che i problemi a cui far fronte sono tanti e non è più possibile rimandare; il ministro della Salute – lo ha ribadito anche in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico della nostra Università – ha le idee chiare e sta lavorando alle possibili soluzioni.
Approvati la legge di Bilancio e il decreto Milleproroghe – che su iniziativa di Fratelli d’Italia contiene provvedimenti importantissimi per la stabilizzazione dei precari Covid – l’attenzione per il Molise sarà in cima agli impegni delle istituzioni romane.
La regione che mi onoro di rappresentare non milita in un campionato inferiore rispetto alla Lombardia, il Lazio o l’Abruzzo. La Repubblica – è scritto in Costituzione – tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e garantisce cure gratuite a tutti.
Implementando la medicina territoriale, rafforzando gli ospedali pubblici e con il contributo delle strutture private convenzionate, il Molise può diventare un modello da esportare nel resto della Nazione. C’è però tanto da lavorare. Nella consapevolezza che Lancellotta, Della Porta, Lotito e Cesa possono contribuire accelerando i processi ma risultati significativi si possono ottenere solo se giunta e Consiglio regionale sono compatti, l’Azienda sanitaria fa la sua parte e i sindaci e gli amministratori comunali lavorarono in sinergia.
È indispensabile portare all’attenzione del governo proposte serie e sostenibili, magari mettendo in conto qualche rinuncia perché – lo affermo con franchezza e chiarezza – non possiamo immaginare di avere l’ospedale sotto casa.
La pandemia, la guerra in Ucraina e la conseguente crisi energetica stanno seriamente minando le solide basi pure delle coriacee famiglie molisane: mettere in sicurezza la sanità – e in questo assicuro il massimo impegno – è la priorità. Ma insieme al governo e insieme al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni stiamo ragionando anche su come sostenere la ripresa economica del Molise, soprattutto per arrestare il devastante fenomeno dello spopolamento.
Sedere tra i banchi del Parlamento è un privilegio che mi è stato concesso dalla mia gente e che sento il dovere di dover ricambiare. Lo faccio lavorando giorno e notte per questa fantastica terra, per restituire una prospettiva ai molisani.
Un affettuoso augurio per un 2023, che sono certa insieme renderemo migliore, lo rivolgo a chi soffre, a chi ha perso il lavoro, alle donne e agli uomini delle forze dell’ordine e dei vigili del fuoco che garantiscono la sicurezza delle nostre famiglie, agli agenti della polizia penitenziaria; agli operatori sanitari, al mondo della scuola, a quello delle arti e delle professioni; ai commercianti, agli artigiani, al comparto agricolo e ai lavoratori che mandano avanti la regione; a chi opera nel terziario, alle associazioni e agli infaticabili volontari.
In ultimo, e non in ordine di importanza, agli operatori dell’informazione il cui impegno è fondamentale per l’affermazione della democrazia.
Con il Molise nel cuore, auguro ad ognuno un anno meno duro di quelli che ci lasciamo alle spalle. Un anno di serenità.
Sono tante e tutte importanti le sfide, ma è altrettanta la voglia e la determinazione con cui insieme le affronteremo.