L’analisi politica-2/ Elezioni regionali, il centro destra corazzata inaffondabile

di Stefano Manocchio

Detto del centro sinistra, analizziamo adesso il risultato elettorale del centro destra alle ultime elezioni regionali in Molise. Si potrebbe in premessa utilizzare un passaggio di una celebre canzone: “erra già tutto previsto…” senza tema di smentita, visto che anche l’ultimo passante per strada avrebbe capito subito che da un lato, verso destra, c’era uno strapotere elettorale rispetto al più debole lato sinistro. Strapotere sostanziato dalla composizione delle liste. Detto questo, siamo sicuri che veramente Francesco Roberti stesso non avrebbe mai pronosticato un distacco del genere e nel caso sull’ipotesi ci avrebbe messo non una, ma una serie di firme.

La parte del leone l’ha recitata naturalmente la lista di Fratelli d’Italia, grazie ad una massiccia campagna acquisti al punto che degli eletti in quel partito uno solo, Quintino Pallante, ha il pedigree di meloniano della prima ora; ma soprattutto il top scorer Salvatiore Micone e poi anche Armandino D’Egidio e Michele Iorio sono stati (eccome!) della partita. Dal mio punto di vista leggermente sotto le attese Forza Italia, che però ha massimizzato l’opportunità e ottenuto una rappresentanza adeguata (3 consiglieri eletti) ma non è arrivata né a ridosso né alle spalle dei primi classificati, accontentandosi della medaglia di bronzo.

La vera sorpresa è rappresentata dalla lista ‘Noi moderati’ che, soprattutto se confermerà le due caselle ottenute nell’emiciclo di Via IV Novembre, potrà dire ad alta voce di aver fatto, in proporzione, meglio di chiunque altro; quel 7 ed oltre per cento è un dato da non sottovalutare, come buona anche stavolta è stata la prova della civica ispirata dall’eurodeputato Aldo Patriciello e gestita dall’esperto Claudio Pian e denominata ‘ il Molise che vogliamo’. Vincenzo Niro ha confermato la sua abilità in campagna elettorale, avendo superato il ventennio di presenza in Consiglio regionale, spesso sotto il simbolo di partiti che a livello nazionale compaiono nelle retrovie dei sondaggi statistici. Michele Iorio brinda più di tutti, avendo superato abbondantemente il trentennio dalla prima elezione alla Regione Molise.

Sotto tono la Lega, che alla fine un consigliere regionale comunque l’avrà, mentre l’UDC, perdendo il suo esponente più forte ed altri, è crollato e non avrà rappresentanti fra i venti di Palazzo D’Aimmo.

Ci sono poi i delusi, i non eletti per un soffio, quelli pronosticati come vincenti da tutti e che hanno fatto flop; ma è nella logica della cose in politica. E’ stata una corsa al rialzo e anche la soglia dei tremila voti di preferenza personali è stata ripetutamente superata, non solo nel centro-destra

Ora inizierà il ‘toto-assessore’, prima mediatico e poi reale.

Francesco Roberti ha di che essere soddisfatto e dovrà subito mettersi al lavoro, anche perché alla fine dell’anno ci saranno importanti adempimenti, oltre al report sui primi cento giorni di governo regionale.

Commenti Facebook