L’ennesima bocciatura di questa classe politica inadeguata e dolosamente sorda agli appelli del MoVimento 5 Stelle, unica opposizione presente in Consiglio regionale, è arrivata con delibera della Corte dei Conti del 4 marzo scorso. I Giudici contabili della sezione Molise hanno dichiarato che i soldi percepiti da ogni consigliere con l’articolo 7 vanno restituiti, che i soldi dei gruppi consiliari relativi ai 5 cent per abitanti sono stati attribuiti in maniera errata (perché la somma andava divisa e non moltiplicata) e che il finanziamento al gruppo misto così come stabilito dalla nostra Legge Regionale è illegittimo e l’articolo va abrogato.
Nel video riportato sul sito del Movimento potete constatare, come durante quella che ribattezzammo “la notte della vergogna”, il Partito unico d’affari della casta molisana bocciò sistematicamente tutte le proposte dei nostri portavoce Antonio Federico e Patrizia Manzo, i quali con la lungimiranza tipica del cittadino onesto cercarono in tutti i modi di far riflettere il resto dei consiglieri e dissero chiaramente in aula che quella legge così come partorita dalla “banda degli onesti” sarebbe stata sicuramente impugnata. I nostri portavoce cercarono di portare un po’ di ragione in quello che sembrava ormai il teatro dell’assurdo in cui venivano stravolte le regole più semplici della logica in maniera apparentemente immotivata. In realtà la motivazione c’era ed era quella di raggirare gli ostacoli imposti dal D. legge 174/2012.
banda degli onestiQuella notte in Consiglio Regionale sembrava di assistere alla scena dello strepitoso sceneggiato con Totò e Peppino per l’appunto la “banda degli onesti” . Nel film, il portinaio Antonio Bonocore si mette in combriccola con due amici per stampare banconote false. Quella notte in consiglio sembrava di assistere ad una banda di falsari che stavano recependo in maniera palesemente erronea le indicazioni del Governo sui tagli ai costi della politica, con la speranza di non essere sorpresi, con la speranza che nessuno si rendesse conto di quanto era falso quel recepimento insieme alla promesse fatte in campagna elettorale, maggioranza e finta opposizione. Ma a scoprire “il falso” ci ha pensato la Corte dei Conti.
Saremo anche inesperti ma se ci avessero ascoltato avrebbero evitato “figuracce”. Nello specifico in aula abbiamo presentato emendamenti sull’abrogazione dell’articolo 7, sull’eliminazione del moltiplicatore dei 5 centesimi di finanziamento per i gruppi e sul finanziamento per il gruppo misto monocellulare e tutti sono stati sonoramente bocciati. Inoltre nella seduta di Consiglio dell’11 marzo scorso non abbiamo potuto discutere il nostro ordine del giorno concernente la restituzione delle somme percepite tra agosto e ottobre scorsi a valere sull’articolo 7: il Presidente della Giunta ne ha chiesto il rinvio della discussione perché doveva abbandonare l’Aula…ne riparleremo martedì prossimo!
Questa classe politica ci ricorda ogni giorno quanto è inadeguata ma “l’onestà andrà di moda”… quella vera!!!