Riceviamo e pubblichiamo
La crescita economica, iniziata nel 2021 e continuata nell’inizio 2022, ha segnato un
incremento del reddito a Isernia del 5,2%, portandolo a 16.191 euro per abitante e a
Campobasso un incremento del 4,9% con 15.934 euro di media. Nel 2021, in Molise,
l’incremento della spesa in beni durevoli è stato trainato soprattutto dal comparto della
mobilità tra auto nuove (49 milioni di spesa, +11,5%), usate (90 mln, +13,1%) e motoveicoli
(7mln +33,3%).
Anche quello dei mobili è stato un settore chiave per il mercato dei beni durevoli grazie a un incremento del 19,6%. Gli altri segmenti “casa”, come l’elettrodomestica +20,5% e l’elettronica di consumo Tv e Hi-Fi a +36,6%, hanno fatto segnare performance positive così come la telefonia +18,9%, al contrario dell’information tecnology, unico settore rimasto sugli stessi livelli di spesa 2020.
Adesso questo trend si sta fermando e si stanno così creando condizioni di difficoltà per il
sistema imprenditoriale e per la tenuta dell’occupazione. A breve dovrà essere votata la
prossima legge di stabilità. Entro il 31 dicembre è necessario centrare 55 obiettivi per portare a casa dall’Europa altri 20 miliardi di euro.
La campagna elettorale è terminata, adesso bisogna smorzare le tensioni e le divaricazioni
per assicurare al Paese e agli italiani un governo e alle parti sociali un’interlocuzione in modo da arrivare a scelte mature, condivise ed unitarie che rimettano in moto le dinamiche
economiche dell’Italia.
È in corso una guerra, aumento delle materie prime, dei beni alimentari, dell’energia.
Qualcuno pensa che sia un film dove ci sono buoni e cattivi. Per capire, bisogna indagare sulle dinamiche che hanno sviluppato l’attuale situazione. Ci sono fattori internazionali che hanno contribuito a provocare l’attuale situazione dunque non si può essere semplicisti nel ragionare sulle cause.
È arduo pensare che le forze politiche italiane possano fare questo. È difficile credere, per
tanti impossibile, che tutti possiamo indossare la vita concreta delle persone, e lasciare da
parte gli interessi di parte e di potere.