“Il lavoro di ricognizione in II Commissione consiliare, di cui sono vicepresidente, in merito alla situazione degli ex lavoratori Ittierre ha portato ad approfondire tutte le problematiche relative alle aziende molisane in crisi. Dal 2014 ad oggi la Regione ha investito ben 60 milioni di euro per la mobilità in deroga per tutte le aziende in crisi. Una cifra spropositata e a dir poco male utilizzata.
Per quello che riguarda l’azienda Ittierre non c’è mai stato, dal 2014 ad oggi, nessun Piano specifico per le politiche attive del lavoro, nonostante la Regione Molise abbia avuto oltre 7 milioni e 800 mila euro. E, proprio nei confronti dell’ex azienda, non è stata stipulata alcuna convenzione con il Ministero del Lavoro.
Nel 2019, poi, la giunta Toma ha tecnicamente perso sei mesi di tempo durante i quali i lavoratori, ormai disillusi, non sono stati messi nelle condizioni di comprendere chiaramente e in maniera esaustiva la loro situazione.
Ora il Governo nazionale ha stanziato 117 milioni di euro per gli ammortizzatori sociali, e il decreto interministeriale n. 16 del 29 aprile 2019, in sede di ripartizione, ha assegnato alla Regione Molise oltre 7 milioni di euro, non specificamente attribuiti. Al momento, infatti, di queste somme risulterebbero impegnati solo 2,2 milioni di euro per liquidare le spettanze degli ex lavoratori GAM fino al 4 novembre 2019. Ciò significa che restano liberi circa 4,8 milioni di euro.
Quindi è impossibile immaginare di chiedere ulteriori provvedimenti al governo se prima non si percorrono tutte le strade possibili, magari anche richiedendo un provvedimento autorizzativo ad hoc al Ministero del Lavoro in termini definitivi. Al contempo si dovrà predisporre un Piano di politiche attive specifico per i lavoratori ex Ittierre per formarli in funzione anche delle nuove competenze richieste dai settori innovativi, tessile compreso, che stanno investendo in Molise, di cui la stessa Regione dovrebbe farsi parte attiva per mettere in collegamento aziende e lavoratori, e che portano in dote, ad esempio, anche bonus assunzionali.
Mi auguro che il governatore Donato Toma e l’assessore regionale alle Politiche del Lavoro, Luigi Mazzuto, abbiano a breve incontri al più alto livello ministeriale per risolvere in via definitiva una situazione di precarietà creata anche dalle scelte fatte dalla Regione e che interessa centinaia di lavoratori, da troppo tempo abbandonati al loro destino e rispetto ai quali nessuno ha avuto il coraggio di assumersi le proprie responsabilità politiche”.