“Italexit Molise suggerisce di raccogliere su tutto il territorio molisano il plasma iperimmune delle persone guarite dal Covid e sollecitare ospedali e Asl ad utilizzarlo entro 3-4 giorni dal ricovero.
Il plasma iperimmune può costituire una potenziale risorsa terapeutica, da affiancare alla campagna vaccinale, per la cura e per la prevenzione dell’infezione da SARS-CoV-2.
Esso presenta un elevato livello di anticorpi specifici, che possono contribuire a neutralizzare il virus e a ridurne la carica virale, attraverso l’immunizzazione passiva.
Questi anticorpi possono essere presenti nel sangue dei soggetti che hanno contratto l’infezione in forma grave, o con sintomi lievi, o in forma asintomatica. Ovviamente non tutti potranno donare e, prima di farlo, andrà effettuata una visita medica preliminare volta ad accertarne l’idoneità.
Un Programma di raccolta del plasma iperimmune anti-SARS-CoV-2, con il prezioso contributo delle associazioni di donatori volontari di sangue, potrebbe essere concretamente sperimentato, adibendo l’ospedale Vietri di Larino come “Banca del plasma”, un imponente centro trasfusionale per far fronte al fabbisogno crescente dovuto all’incremento dei ricoveri, ampliando così l’accesso alle terapie dei pazienti su scala regionale.
Si tratterebbe di un’iniziativa importante, che le autorità competenti dovrebbero considerare, per combattere una pandemia che sta coinvolgendo un elevato numero di persone.
Nelle regioni italiane dove tale Programma di raccolta del plasma è stato attuato, la situazione è migliorata notevolmente, sia per numero di contagi che di decessi.
Un recente studio italiano coordinato da scienziati delle Aziende Socio Sanitarie Territoriali e dell’Ospedale Carlo Poma di Mantova ha dimostrato che il plasma iperimmune ad alto titolo (con concentrazioni elevate di anticorpi neutralizzanti) abbatte la mortalità del 65 percento nei pazienti anziani con la forma moderata o grave della COVID-19, eliminando il coronavirus SARS-CoV-2 nel 90 percento dei casi in sole 72 ore.
Considerando la pericolosità della cd ‘variante inglese’, l’utilizzo tempestivo del plasma iperimmune potrebbe avere un ruolo fondamentale nella riduzione del rischio di trasferimento in terapia intensiva.”
Questo è quanto riferisce, con una nota, il coordinamento di Italexit con Paragone Molise.
Avv. Giovanni Integlia Tombino – coordinatore regionale
Andrea Capecce – coordinatore della provincia di Campobasso