Il Consigliere Filomena Calenda ha presentato una proposta di legge regionale – contraddistinta con il n. 103- avente ad oggetto: “Istituzione dell’Unità Regionale di Psicologia Scolastica”.
La pdl nasce, tra le altre cose –come si evidenzia nella relazione illustrativa-, dalla constatazione che in Molise si assiste all’attivazione da parte delle direzioni scolastiche di attività progettuali che prevedono consulenze specialistiche a carattere episodico e temporaneo, spesso a seguito di conclamate problematiche, quali la diffusione di comportamenti a rischio, la dispersione scolastica, i disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) e le difficoltà dei docenti e del personale scolastico di gestione di tali problematiche, ma ancora poco è fatto in termini di prevenzione. Di qui l’opportunità di istituire un’ dell’Unità Regionale di Psicologia Scolastica quale struttura che opera al servizio del sistema scolastico regionale – inteso come l’insieme delle istituzioni scolastiche operanti nella Regione Molise e delle strutture amministrative, organizzative, di governo, coordinamento e supporto – in un’ottica demand oriented, con funzioni consulenziali e di sostegno rivolte a tutti i soggetti a vario titolo impegnati nel sistema scolastico regionale. L’Unità, si legge nel testo proposto, ha il compito di elaborare e promuovere l’utilizzazione, all’interno del sistema scolastico regionale, di analisi, strategie, metodi e strumenti di intervento di ispirazione psicologica, psicosociale e psicopedagogica, in grado di potenziare le competenze e le capacità di scopo di chi vi opera, contribuendo alla crescita complessiva della qualità, dell’efficacia e dell’efficienza del sistema dell’istruzione molisano. Il tutto non mancando di creare ambienti di apprendimento e contesti organizzativi inclusivi orientati al benessere di tutti gli attori coinvolti.
In particolare l’articolato della pdl prevede che all’Unità Regionale di Psicologia Scolastica siano affidate funzioni di progettazione, realizzazione e valutazione di strategie di intervento psicologico, psicosociale e psicopedagogico volte a promuovere: a. il potenziamento dell’efficacia ed efficienza delle attività formative e didattiche erogate dal sistema regionale scolastico; b. la qualità delle condizioni di lavoro e comunitarie entro le istituzioni scolastiche; c. lo sviluppo della cooperazione e la complementarietà della scuola e della famiglia; d. il potenziamento delle relazioni di rete interne al sistema scolastico regionale e tra questo e i soggetti istituzionali e della società civile regionale; e. il benessere psicosociale dell’utenza scolastica e del personale operante entro il sistema scolastico regionale; f. la prevenzione primaria e secondaria del disagio giovanile e delle forme comportamentali attraverso cui si manifesta (stili di vita e comportamenti a rischio, modelli devianti di azione sociale); g. l’integrazione culturale nel rispetto delle differenze di genere, culturali, politiche e religiose di tutta l’utenza scolastica.
La proposta di legge passa ora all’esame della Commissione consiliare competente per arrivare poi all’attenzione del Consiglio regionale per le determinazioni finali.
Istituzione dell’Unità Regionale di Psicologia Scolastica, pdl presentata dalla Calenda
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