Una norma di civiltà, solidarietà e rispetto per uno dei fondamentali diritti di ogni uomo, quello all’assistenza sanitaria. Anche alle persone senza fissa dimora, a chi ha perso la casa, a chi diventa “invisibile” per lo Stato, ma non per la società.
I Consiglieri regionali Micaela Fanelli, Patrizia Manzo e Vittorino Facciolla hanno presentato in Consiglio Regionale la proposta di legge per l’iscrizione dei senza dimora nelle liste degli assistiti ASREM, per consentire loro di usufruire delle prestazioni del medico di base.
Un diritto scontato per i più, ma incredibilmente negato a decine di persone, anche in Molise, che questa legge propone di superare, colmando un vulnus normativo e sociale che non colpisce solo coloro che nella vita hanno perso tutto, anche l’assistenza sanitaria di base, ma che a cascata incide anche – e negativamente – sull’intero sistema sanitario locale. Perché se non si è iscritti all’Anagrafe, non si ha diritto al medico di base e quindi, altro non resta, se non rivolgersi ai Pronto Soccorso degli ospedali, aggravando così tempi e costi del sistema sanitario, con enorme, inutile dispendio delle poche risorse pubbliche.
Un problema reale e diffuso sull’intero territorio nazionale, quello degli “invisibili”, conseguenza della crescente povertà assoluta (passata in Italia dal 7,7 al 9,4% della popolazione totale, dati Istat 2020 – anno della pandemia), che ha determinato, soprattutto al Sud, l’aumento dei servizi di assistenza (quali mense e accoglienza notturna), quello delle prestazioni fornite dai centri di ascolto (da 35,7% a 42,7%), la frequentazione dei centri di accoglienza diurna (da 31,5% a 35,5%) e la il numero di persone senza dimora che si rivolgono ai servizi sociali (dal 39,8% al 47,1%).
Segnali di allarme ben percepibili anche in Molise, grazie al lavoro di molte associazioni direttamente impegnate nel sostegno alle persone più fragili, quali la Caritas e La Citta Invisibile, che contano sul territorio regionale la presenza di circa cinquanta persone senza fissa dimora, distribuite tra Termoli (35) e Campobasso (15), che non hanno lavoro, reddito, casa e medico di base.
Per superare questa palese ingiustizia sociale, per allineare il Molise alle regioni più virtuose che hanno già adottato leggi specifiche (Puglia ed Emilia Romagna), l’obiettivo primario della proposta di legge presentata dai Consiglieri Fanelli, Manzo e Facciolla è proprio quello di garantire, a tutti, nessuno escluso, il diritto alla cura. Contemporaneamente, assicurando un miglior impiego delle risorse economiche e delle strutture sanitarie, tutelando così anche l’esigenza fondamentale di proteggere, soprattutto in questo momento storico segnato dalla pandemia Covid, la salute pubblica.
Senza costi aggiuntivi per la finanza regionale, la PDL prevede, all’articolo 1, la finalità di assicurare l’esercizio del diritto all’assistenza sanitaria alle persone senza dimora, garantendo loro il diritto di iscriversi nelle liste degli assistiti della ASREM del territorio regionale, a seguito di segnalazione da parte dei servizi sociali pubblici, e di effettuare la scelta del Medico di Medicina Generale (MMG o medico di famiglia).
L’articolo 2 tratta della stipula di appositi protocolli d’intesa con le realtà associative e del terzo settore che si occupano di assistenza alle persone senza fissa dimora, favorendo quindi una maggiore informazione e supportando l’iscrizione nelle liste degli assistiti della ASREM del territorio regionale.
È prevista, inoltre, all’articolo 3, una clausola valutativa circa il controllo sull’attuazione della legge, prevedendo una relazione triennale che fornisca informazioni sulla sua attuazione ed efficacia.
L’auspicio, dunque, è che il Consiglio regionale, nonostante la sua limitata competenza in materia sanitaria in regime di Commissariamento, possa e voglia esercitare la sua funzione di stimolo e di programmazione, ritrovandosi unito e convinto nel sostenere e velocemente approvare una legge di civiltà, che supera le legittime differenze politiche, per garantire protezione e tutela alle persone senza fissa dimora e sicurezza sanitaria e sociale per tutti i cittadini molisani.