Servono a poco le parole della struttura commissariale relative all’emodinamica di Isernia. Parole con cui si vuole mascherare la chiusura del reparto nascondendosi dietro al dito
dell’accorpamento. Una decisione che contrasta con le richieste fatte dalla stessa politica
regionale ma anche dagli stessi parlamentari.
Ancor meno fanno breccia le scuse che si vogliono accampare per tale decisione, e cioè la carenza di personale. Giustificazioni pianificate che servono solo a mascherare le illogiche decisioni contenute nel Piano Operativo perché a Isernia manca solo un cardiologo. La soluzione, se davvero si volesse procedere al risanamento della sanità pubblica mantenendo invariati il diritto alla vita dei cittadini dell’intera provincia, c’è.
Si potrebbe procedere all’assunzione di uno specialista attraverso contratti specifici invece di “accorpare”. Allora alla struttura commissariale andrebbe ricordato, una volta per tutte, che il Molise è sì una regione commissariata ma non un popolo di fessi. Infatti a Isernia da inizio 2024 sono state effettuate 122 coronarografie di cui 44 con angioplastica. Da questo dato di partenza, per la proiezione annuale si prevedono 730 procedure e 260 angioplastiche. Quindi la giustificazione della struttura commissariale relativa ai numeri procedurali non regge.
Inoltre, nei primi due mesi del 2024, su 60 giorni è stata garantita la prestazione H24 per 55 giorni ossia pari al 92%. Ne conseguenze che anche la scusante della carenza di personale non regge.
La struttura commissariale dovrebbe dunque avere il coraggio di ammettere che si chiude
l’emodinamica di Isernia perché è più facile obbedire ai diktat dei burocrati romani che trovare
soluzioni per un’ intera popolazione.
Motivo per cui annuncio sin da oggi la mia personale partecipazione alla mobilitazione di piazza
rispondendo all’appello del sindaco di Isernia.