Come era prevedibile, dalla seduta della Seconda Commissione consiliare di ieri mattina è venuta fuori una valanga di numeri.
L’obiettivo della riunione era quello di capire lo stato delle procedure, i motivi dei ritardi e gli eventuali correttivi da porre in essere per velocizzare l’erogazione della cassa integrazione in deroga: 25mila documenti, 10mila comunicazioni, 3.500 imprese. Questi sono i numeri di coloro che hanno fatto richiesta. La Regione Molise ha istruito, ad oggi, 2500 pratiche. Circa 1300 sono quelle che l’INPS ha inviato alle ditte interessate per provvedere ai pagamenti.
Questa mole di lavoro straordinario si prevede che debba concludersi entro 10 giorni al massimo come riferito in audizione dai dirigenti regionali intervenuti insieme al direttore regionale INPS Stefano Quaranta accompagnato dai dirigenti dell’ente previdenziale: Fabrizio Giorgilli (direttore vicario), Roberto Reale (direttore della sede provinciale di Campobasso) e Andrea Picca (responsabile delle procedure di Cig in deroga).
Un approfondimento specifico è stato il passaggio sul pagamento della cig in deroga ai dipendenti ex Ittierre. Si tratta di lavoratori che aspettano il definitivo sblocco orami da un anno. Per questi ultimi sembra che, a stretto giro, dovrebbero esserci risposte da parte del Ministero del Lavoro che avrebbe già ricevuto un elenco di 380 nominativi aventi diritto secondo quanto riferito, sempre in audizione, dai dirigenti regionali Claudio Iocca, Vincenzo Rossi e dal funzionario Antonio Ferocino.
Dalle 4 ore di riunione è venuto fuori che l’articolata procedura, indubbiamente appesantita dai numerosi passaggi tra gli organismi interessati (Governo, Regione, Sip, INPS), oggi è superata dalla semplificazione contenuta nel decreto Rilancio che accelera di molto la procedura.
La partecipazione alla Commissione di molti consiglieri regionali è il segnale evidente di una legittima preoccupazione della classe politica per la grave crisi di questo periodo dovuta alla pandemia. Infatti la presenza numerosa ha permesso non solo di capire la procedura burocratica ma anche di sollecitare la velocizzazione delle pratiche.
La straordinarietà del momento che stiamo vivendo ha colto tutti di sorpresa ma non dobbiamo dimenticare che le aziende, e parlando del Molise mi riferisco in particolare alle piccole e medie imprese, sono il sale della nostra economia che si è fermata a causa del Covid.
Abbiamo il dovere di mettere i nostri cittadini nelle condizioni di poter avere una boccata di ossigeno il prima possibile, abbiamo l’obbligo di ricostruire la fiducia nelle istituzioni, a partire dalla politica stessa.
Michele Iorio