Ormai da oltre un anno assistiamo ad un posizionamento di forze del centrosinistra e di Frattura nelle strutture di potere regionali e collaterali. Accanto a questo attivismo, nel pieno di una mordente crisi economico-sociale, lo stesso Esecutivo Frattura è completamente inerme. Qualche assessore avanza, come se stesse ancora all’opposizione, le lunghe e particolareggiate analisi della situazione, come se nessuno si fosse accorto del dramma delle industrie che chiudono e delle famiglie che non ce la fanno più. Ma di idee, di iniziative, di programmazioni, di azioni e di attivismo della Regione e di chi la governa per affrontare la situazione, non vi è traccia.
Non solo la condizione su tutto il territorio regionale, dalla sanità, all’agroindustria, dall’industria tessile, ai servizi, in un anno è precipitata in un tunnel senza uscita. Tutto questo mentre nelle altre regioni si è fermato il declino e si sta gradualmente cercando di risalire la china.
I molisani stanno molto peggio dell’anno scorso, ancor più degli anni precedenti, e si aspettano giustamente un attivismo da parte della Regione che ha il ruolo, gli strumenti, le responsabilità e le competenze per essere parte operativa nella risoluzione delle varie problematiche. Fino ad oggi l’Ente Regione è stato gestito da Frattura e dal suo governo come un’azienda qualsiasi senza pensare al fatto che il vero utile di questa azienda, che è in realtà particolare e straordinaria, è sociale e non semplicemente finanziario. La Regione ha compito costituzionale di essere soggetto determinante nell’incidere in maniera cogente nelle singole situazioni di crisi. Certo non tutte possono essere risolte, ma è necessario avere in mente un percorso, una strategia, una visione di uscita. Condizioni queste completamente assenti nell’attuale governo regionale che ha sempre altre priorità: le primarie nazionali per il segretario, poi quelle locali per il segretario regionale, poi le primarie per le amministrative, quindi le amministrative ecc.. Ma quando si comincia a governare questo Molise. Quando si capisce che occorre dare una sterzata e cominciare a lavorare seriamente? Noi siamo pronti a fare la nostra parte, siamo pronti ad assumerci le nostre responsabilità, chiediamo anche un Consiglio Regionale monotematico che affronti di lena il problema “crisi economico-sociale del Molise”. Daremo le nostre idee e sosterremo ogni iniziativa concreta che non sia però un semplice spot elettorale, ma una reale azione per il futuro di questa terra che ormai vive un lento ed inesorabile declino.