“Il cementificio Colacem di Sesto Campano e gli inceneritori Herambiente di Pozzilli e quello Acea di San Vittore del Lazio, comune a 5 chilometri dal confine col Molise, sono dei veri e propri mostri ambientali che assediano i cittadini dei comuni della Piana di Venafro. Da molti anni ormai la popolazione residente lotta senza risultato per vedere tutelata la propria salute.
Grande merito, in tal senso, deve essere riconosciuto all’associazione venafrana “Mamme della Salute e dell’Ambiente” per l’impegno profuso in questi anni e per la capacità di accendere i riflettori sul problema. L’articolo 32 della nostra Costituzione sancisce che la salute è un diritto fondamentale dell’individuo e interesse della collettività e per questo ho indirizzato un’interrogazione ai Ministri dell’Ambiente e della Salute”. Lo afferma Rosa Alba Testamento, portavoce del MoVimento Cinque Stelle, durante un intervento in aula alla Camera dei Deputati.
“Nell’atto – continua la Portavoce – si chiede al Ministro dell’Ambiente quali iniziative intenda adottare per far fronte all’alto inquinamento presente nella Piana e ai continui sforamenti dei valori di PM10, PM2,5, CO2 e Benzene. Inoltre – aggiunge Testamento – si vuole sapere se il Ministro della Salute intenda favorire un tavolo di concertazione tra Regione Molise e Regione Lazio per l’avvio di uno studio epidemiologico volto ad accertare l’eventuale correlazione tra le emissioni prodotte dagli inceneritori Herambiente e Acea e il cementificio Colacem e la crescita delle patologie tumorali, cardiovascolari e dell’apparato respiratorio registrata tra la popolazione residente nella Piana di Venafro”.
“La situazione sanitaria è molto critica e richiede un urgente e attento monitoraggio. Occorre fare chiarezza, avviando il prima possibile il Registro Tumori del Molise, ancora inattivo per l’assenza di un Regolamento regionale sul trattamento dei dati personali. Su questa questione i consiglieri regionali del MoVimento Cinque Stelle hanno più volte sollecitato il Governatore Toma e la sua maggioranza a procedere, ma ancora lo stallo prevale, inspiegabilmente, come sull’adozione del Piano Regionale integrato per la qualità dell’aria, deliberato dalla Giunta molisana nel 2015 e ancora non approvato dal Consiglio regionale” – conclude Testamento