Inquinamento Piana di Venafro, Testamento: grazie al M5S coinvolti il Ministero della Salute e Ispra

“Col MoVimento Cinque Stelle al Governo, l’annoso problema dell’inquinamento nella Piana di Venafro è stato finalmente affrontato con un approccio integrato Ambiente – Salute. Questo, rispetto al passato, è sicuramente un passo in avanti importante perché sono pienamente convinta che qualsiasi emergenza ambientale debba essere strettamente legata alla tutela della salute pubblica.


Ed è proprio questa convinzione che mi ha indotto nel giugno 2019 a porre all’attenzione del Ministero della Salute lo studio epidemiologico preliminare svolto dal CNR di Pisa in cui sono emersi, rispetto al contesto regionale, eccessi di mortalità, morbosità e ricoveri ospedalieri statisticamente significativi per cause cardiovascolari e respiratorie, oltre che per i tumori alla mammella.

Un quadro talmente preoccupante da convincere, pochi giorni dopo, il Ministero della Salute a dichiarare la criticità sanitaria della Piana di Venafro e a chiedere alla Regione Molise il finanziamento di uno studio epidemiologico più approfondito, affidato successivamente allo stesso CNR, unico ente in grado di garantire terzietà e imparzialità allo studio”. Lo dichiara Rosa Alba Testamento, Portavoce molisana del MoVimento Cinque Stelle alla Camera dei Deputati.


“L’aggressione ambientale nell’area venafrana – continua la Portavoce – è ormai una certezza, come ribadito alcuni giorni fa dal Ministro Sergio Costa. Nel 2019 si sono registrati 39 superamenti della concentrazione media giornaliera del Pm10, quattro in più rispetto ai 35 consentiti dalla normativa vigente e continui sforamenti del Pm10 e del Pm2,5 anche nei mesi di gennaio e febbraio 2020 e, addirittura, nelle settimane di blocco del traffico e delle attività a causa del Covid19.


Di fronte a questi dati, Il Ministro Costa ha annunciato il coinvolgimento diretto di Ispra, come richiesto in una mia interrogazione del 21 maggio scorso, nonché auspicato un maggior impegno e collaborazione da parte della Regione Molise, poco orientata ad esercitare le proprie prerogative sui temi ambientali. Una prova di tale immobilismo è l’assenza di un piano regionale per la gestione dei rifiuti, scaduto nel marzo 2019 e non ancora revisionato”.

“Sono questi –prosegue la Portavoce – i fatti che dovrebbero essere evidenziati e non una risposta a una mia interrogazione del 5 ottobre 2018, la prima da me presentata, in cui il Ministero dell’Ambiente parla chiaramente di parzialità e non completezza dei dati a disposizione.


Nella risposta, infatti, si legge testualmente che «riguardo ai dati relativi al 2019 forniti dalla stazione Venafro2 per il Pm2,5, Pm10 e NO2 si è fatto riferimento a quelli raccolti dal 10 gennaio al 26 settembre». Inoltre in merito al Pm2,5 si precisa che l’analizzatore è stato installato il 19 luglio 2018 e non potendo procedere al calcolo sull’anno solare della media annuale «si è eseguita una media annuale tendenziale da luglio 2018 a luglio 2019, anche se tale media non ha alcun valore normativo».


Le polemiche strumentali degli ultimi giorni mi hanno profondamente amareggiata, ma le motivazioni per continuare con maggiore energia e vigore il mio impegno non verranno mai meno.” – conclude Testamento.

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