Inquinamento Piana di Venafro. Scarabeo, ora non ci sono alibi, si lavori seriamente per il futuro

A buoi scappati… si chiudono le stalle… e meno male, viene da dire, soprattutto se riguarda la
tutela ambientale del territorio in cui viviamo.

Adesso è facile, forse troppo, attuare azioni riparatorie, giuste per carità, ma che avrebbero avuto più senso ed efficacia se fatte nei tempi in cui più di uno, tra istituzioni locali, associazioni di cittadini e anche quella parte politica che, forse più di altri, è stata attenta alla problematica, hanno lanciato grida d’allarme inascoltate.

Bene è stato l’intervento della Magistratura che ha certificato ciò che in tanti hanno detto e
documentato da tempo, e anche se la premessa è d’obbligo: qui non si accusa nessuno anche se siamo tutti vittime e carnefici allo stesso tempo; riparare il prima possibile come meglio si può, i danni causati a questo territorio, già martoriato da altri problemi, è il minimo che si deve fare.

Da tempo, come molti altri, ho cercato non solo di evidenziare il problema, ho sollecitato la
Regione e dato disponibilità a chi ha cercato di portare avanti ogni azione per prevenire, curare
salvaguardare il futuro della Piana. Ricordo a me stesso la preoccupazione espressa a suo tempo dall’ “Associazione “Mamme per la salute” di Venafro, in merito ad un ulteriore grave rischio per il nostro ambiente, sull’aumento di smaltimento di rifiuti sul nostro territorio, le cosiddette ecoballe, provenienti dalla Campania, le denunce dell’allora Sindaco Sorbo e del sottoscritto nella qualità sia di consigliere che di assessore regionale, al tema dei rifiuti tossici
(https://www.regione.molise.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/10129), al voto
contrario espresso in aula sul piano regionale per la gestione dei rifiuti
(https://consiglio.regione.molise.it/node/3077), o la battaglia sul registro dei tumori e quella sullo studio epidemiologico. Iniziative che se fossero state supportate per tempo, una pezza poteva essere messa prima.

Ognuno di noi, memore delle battaglie portate avanti da questa e altre Associazioni e istituzioni
locali, che già a suo tempo non lasciavano dubbi sulla necessità di intervenire a difesa di questo
territorio, deve impegnarsi ancora di più per arginare chi, senza scrupolo alcuno, pensa
esclusivamente a meri interessi economici dimenticandosi delle gravi conseguenze che possono
derivare da simili comportamenti delittuosi, omissivi o peggio, conniventi.

Ma oltre a cercare i colpevoli e mettere “pezze” a un “vestito sbrindellato” – penso sia davvero
giunto il momento di assumere decisioni importanti, indispensabili e anche difficili, per porre fine a questo scempio ambientale, e prenderle in nome di una coscienza che per qualcuno, non sempre è stata limpida, evidentemente.

E se anche questo qualcuno dovesse rispondere alla Giustizia, di tale comportamento, a poco
servirebbe se i danni sono e restano comunque incalcolabili, gravi, viste le decine, centinaia di
persone che hanno subìto, sulla propria pelle, i danni di questo danno ambientale.

E se la politica ha le sue responsabilità, cominci da subito a dare segnali forti perché i
cittadini tutti, possano avvertire il necessario cambio di rotta, poiché se il presente è
compromesso, almeno proviamo a salvaguardarlo per la salute dei nostri figli.

Massimiliano Scarabeo

  • Coordinamento regionale Fratelli d’Italia –
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