“Sapere che i valori di inquinamento della piana di Venafro sono nella norma è senza dubbio una buona notizia per tutti. Il fatto poi che a dirlo sia un ministro scelto e voluto dai 5 stelle dovrebbe indurre ad un serio mea culpa quanti in questi anni – M5S in primis – hanno creato un clima di allarmismo ingiustificato e di odio nei confronti delle imprese di questo territorio.
Del resto la risposta del ministro Costa, che è persona competente e di grande esperienza, all’interrogazione dell’On.le Testamento è stata chiara, precisa e circostanziata, e certifica una realtà ben diversa da quella raccontata per anni. Meglio tardi che mai, comunque. Mi auguro che il M5S ne abbia preso atto e che si possa quindi procedere a pensare al rilancio della nostra economia sfiancata dall’emergenza sanitaria di questi mesi.
Questo non significa certamente trascurare il tema dello sviluppo sostenibile e dell’ecologia in generale. Occorre un grande piano di rimboschimento delle nostre montagne colpite dagli incendi, così come occorre incentivare una cultura aziendale più “green”e rendere più verdi le strade delle nostre città. Serve, in definitiva, una cultura del fare, non del distruggere. La difesa dell’ambiente è importante per un territorio così come lo è avere aziende che producono e che creano posti di lavoro.
Le due cose non sono incompatibili, anzi. È questo l’impegno della Commissione ambiente del Parlamento europeo di cui sono membro e che, attraverso il Green New Deal, sta lavorando per raggiungere entrambi gli obiettivi”.