Il potenziamento dell’assistenza territoriale deve passare anche per la proroga dell’operatività delle Usca (Unità speciali di continuità assistenziale) oltre il termine previsto del 31 dicembre prossimo. Soprattutto ora che l’emergenza legata al Covid ancora non è terminata. Ecco perché è importante che il Parlamento decida di dare continuità a un servizio essenziale per i territori e che i fondi per garantire la proroga possano trovare spazio nella prossima manovra finanziaria.
Un servizio che, in tutti questi lunghi e drammatici mesi, è stato essenziale per l’assistenza domiciliare di chi si è trovato a dover fare i conti con il Covid. Penso al ruolo essenziale che le Usca hanno svolto sul nostro territorio, in modo particolare quelle che hanno ‘coperto’ i piccoli centri delle nostre aree interne.
Già a novembre del 2020, in Molise, sollecitavamo il Direttore Sanitario Asrem, che aveva ricevuto l’autorizzazione del Commissario, a procedere con massima urgenza all’attivazione delle Usca di Riccia e Agnone.
Oggi, riconoscendo il ruolo essenziale che tali unità hanno svolto nell’integrazione tra l’assistenza di base e gli ospedali, evitando in alcuni casi e ove possibile, l’ospedalizzazione di pazienti in strutture già allo stremo, chiediamo che l’attività di tanti professionisti possa nell’immediato essere prorogata, pensando già a un sistema capace di rendere stabile un servizio imprescindibile per l’assistenza sanitaria territoriale.
Per questo motivo abbiamo intrapreso un’iniziativa coordinata con altri territori che pure spingono in tale direzione, augurandoci che anche il governo regionale intenda sostenere le medesime ragioni.