Il segretario regionale di SI commenta i dati della CGIA: “Malissimo Isernia, nonostante i suoi tanti rappresentanti politici di destra”
“I dati della CGIA di Mestre non fanno altro che confermare quello che tutti sappiamo già: la nostra regione sta attraversando una fase di profonda crisi economica ed occupazionale, anche se qualcuno prova maldestramente ogni giorno a nasconderlo e a raccontare una realtà che non esiste”.
Commenta così Vincenzo Notarangelo, segretario regionale di Sinistra italiana, la notizia sul Molise ultimo in classifica per quanto concerne la crescita del Prodotto interno lordo.
“Mi sorprende – aggiunge – il silenzio di tanti illustri e autorevoli osservatori; prevedibile invece l’indifferenza di una classe politica in ferie o alle prese in faccende personali, per loro ben più importanti del destino di una regione che si dovrebbe difendere e in qualche modo rappresentare. Dato che la matematica non è un’opinione, dinanzi all’evidenza dei numeri anche i più fantasiosi della maggioranza hanno probabilmente ritenuto saggio tacere e rinunciare al solito protagonismo mediatico”.
“Ulteriore riflessione – spiega Notarangelo – merita il risultato di Isernia che spicca tra le peggiori (addirittura terz’ultima) province italiane in termini di andamento del PIL. Proprio quella Isernia, vecchia e nuova roccaforte politica della destra, che per anni ha vantato un governatore, vari e potenti assessori regionali, parlamentari ed ancora oggi è iper rappresentata anche a livello nazionale”.
“Ciò dimostra ancora una volta – conclude il segretario di SI – che l’aumento delle poltrone in uno specifico territorio non corrisponde affatto ad un miglioramento delle condizioni dello stesso e che la politica vera è fatta di impegno quotidiano, passione, lotta e idee concrete per la collettività. Ma chissà se qualcuno, di ritorno dal mare, potrà davvero rendersene conto”.