Coprifuoco serale a livello nazionale, didattica a distanza al 100% per le scuole superiori, chiusura dei centri commerciali nel weekend e divisioni del Paese in tre aree, in base agli scenari di rischio che tengono conto delle valutazioni di Iss e Consiglio superiore di sanità. Sono queste alcune delle misure che dovrebbero essere contenute nel prossimo Dpcm per contrastare il Covid, previsto entro domani. Ma ci potrebbero essere anche dei cambiamenti. Attesa per la serata la consueta conferenza stampa di Conte, già rinviata ieri.
I tre Livelli:
Livello 1, valido per tutta l’Italia
Coprifuoco: in queste ore si deciderà se scatterà a partire dalle 20, dalle 21, o dalle 22, ma in ogni caso a partire da un certo orario sarà necessaria un’autocertificazione per spostarsi, valida per motivi di lavoro o di salutei. Scende la capienza dei mezzi pubblici, torna il 50%, spunta nuovamente l’ipotesi di una chiusura domenicale a pranzo per bar e ristoranti, che potranno sempre e comunque vendere a domicilio e da asporto.
Livello 2 e 3.
Sono i due passaggi successivi, differenziati a seconda della gravità della situazione nelle singole regioni (deciderà il fattore RT, ma non solo).
Al livello 2 i negozi rimarrebbero aperti, ma bar e ristoranti sarebbero chiusi per tutta la giornata, mentre le scuole si affiderebbero alla didattica a distanza a partire dalla seconda media.
Le regioni o le province che saranno considerate a livello 3 torneranno invece a un sostanziale lockdown, per quanto temporaneo: consentiti solo gli spostamenti giustificati, chiuse scuole e università, chiusi tutti i negozi tranne quelli relativi ad attività essenziali. In questo momento, le Regioni considerate a più alto rischio sono Lombardia e Piemonte, poi Calabria, Liguria e Puglia