Non sarà la rivoluzione annunciata, ma il nuovo Dpcm detta regole precise, seppur differenziate a seconda della ‘colorazione’ della zona di appartenenza.
Il premier Giuseppe Conte ha firmato prima della mezzanotte il nuovo Dpcm con le misure anti-Covid, che verrà pubblicato in Gazzetta ufficiale stamattina. Conte illustrerà il nuovo Dpcm in una conferenza stampa. Le disposizioni del decreto si applicano dalla data del 5 novembre 2020, in sostituzione di quelle del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 24 ottobre 2020, e sono efficaci fino al 3 dicembre 2020.
Vediamo le principali novità precisando che si tratta della bozza, che nel testo pubblicato stamattina dovrebbe trovare conferma più o meno ampia.
“Dalle ore 22.00 alle ore 5.00 sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute” nonché per tutti quegli spostamenti “strettamente necessari” ad accompagnare i bambini a scuola. Restano aperte “industrie, artigianato, edilizia e servizi”, oltre alle scuole elementari e alla prima media.
ZONE ROSSE. Stop anche alle attività dei negozi e mercati nelle regioni, province e comuni a massimo rischio, comprese tutte le attività di bar e ristorazione (salvo la consegna a domicilio, l’asporto è consentito fino alle 22) e le attività sportive, ma restano aperte le attività di vendita di generi alimentari. Resta invece consentita l’attività motoria “in prossimità della propria abitazione” e con obbligo della mascherina e l’attività sportiva “esclusivamente all’aperto e in forma individuale”.
ZONE ARANCIONI. Restano invece aperti i negozi ma chiudono bar e ristoranti. Limitato in queste zone anche “ogni spostamento con mezzi di trasporto pubblici e privati in un comune diverso da quello di residenza” salvo esigenze di lavoro, studio, salute e necessità. Sono sospese le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), ad esclusione delle mense e del catering continuativo su base contrattuale a condizione che vengano rispettati i protocolli o le linee guida diretti a prevenire o contenere il contagio”. Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonché fino alle ore 22,00 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze”.
PER TUTTI La didattica a distanza alle superiori sarà al 100%. ”Le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica (…) in modo che il 100 per cento delle attività sia svolta tramite il ricorso alla didattica digitale integrata”. Si legge nella bozza del Dpcm.
“L’attività didattica ed educativa per il primo ciclo di istruzione e per i servizi educativi per l’infanzia – si legge ancora – continua a svolgersi in presenza, con uso obbligatorio di dispositivi di protezione delle vie respiratorie salvo che per i bambini di età inferiore ai sei anni e per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina”. La mascherina sarà obbligatoria a scuola per i bambini delle elementari e delle medie, anche quando sono seduti al banco ma sempre salvo che per i bambini di età inferiore ai sei anni e per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina”.
“Ferma restando la sospensione delle attività di piscine e palestre, l’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere svolte all’aperto presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, sono consentite nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, in conformità con le linee guida emanate dall’Ufficio per lo sport, sentita la Federazione medico sportiva italiana, con la prescrizione che è interdetto l’uso di spogliatoi interni a detti circoli”.
I parrucchieri e i barbieri resteranno aperti anche nelle aree rosse, ovvero in quelle regioni che andranno in lockdown.