La UILTuCS Molise, nella persona di Pasquale Guarracino, lancia un nuovo grido di allarme rispetto ad una situazione che in Molise sta assumendo proporzioni sempre maggiori e preoccupa sempre di più chi vive il contesto lavorativo dalla parte dei lavoratori.
“Nei settori di cui si occupa la categoria sindacale che rappresento – -considera Pasquale Guarracino – quello dei servizi, del turismo ma soprattutto quello del commercio, si assiste in maniera sempre più massiccia all’assunzione da parte di alcune aziende di lavoratori-tirocinanti.”
“Che cos’è il tirocinante? Tecnicamente, ed in maniera semplicistica” – spiega Pasquale Guarracino – “ il tirocinante è una persona che viene assunta da un’azienda per un periodo di lavoro di 6 o 12 mesi, per imparare un mestiere: deve essere affiancato in maniera continuativa e costante, nello svolgimento delle sue mansioni, da un esperto del settore, qualificato tutor, e viene retribuito in media 600 euro mensili a fronte di una prestazione lavorativa di 30 ore settimanali.
Al termine del periodo di tirocinio previsto, il tirocinante – che ormai dovrebbe aver imparato tutti i segreti del mestiere – talvolta viene confermato e continua il suo rapporto di lavoro con l’azienda ma, molto spesso – forse troppo, ahimè – viene rimandato a casa.
Le domande ed i dubbi rispetto a questa figura professionale sono molteplici:
Innanzitutto, il tutor, figura fondamentale, è sempre presente e svolge con continuità ed assiduità il suo compito di insegnamento?
E poi, il tirocinante limita il suo orario di lavoro alle ore previste contrattualmente ed ai turni stabiliti nel contratto o, per esigenze di servizio, si discosta da quanto previsto?
E ancora, la retribuzione percepita è davvero proporzionata al lavoro effettivamente svolto dal tirocinante?
Ed infine, il tirocinante svolge esclusivamente le mansioni previste per il suo profilo o, invece, si dedica anche ad altri compiti con rischio per la sua incolumità e sicurezza e, spesso, anche per quella dei colleghi di lavoro?”
“Sono tutte domande davvero importanti “- conclude Pasquale Guarracino –“ in quanto occorre garantire il lavoro a questi ragazzi che tentano ogni cosa per entrare nel mercato del lavoro ma, soprattutto, occorre assicurare che il servizio venga svolto in maniera tutelata e nel rispetto della normativa in materia; per questi motivi, come categoria sindacale, abbiamo chiesto un confronto sul tema all’INPS, all’INAIL, all’Ispettorato del Lavoro ed agli altri organi preposti e siamo pronti a denunciare chiunque non si comporti in maniera adeguata, fornendo aggiornamenti costanti in maniera pubblica.”