Il Molise del centrodestra? Senza treni, senz’acqua e senza speranza

La denuncia di Sinistra Italiana: corse soppresse, emergenza idrica infinita e crisi industriale, il governo regionale non ne azzecca una. Ma il voto in Umbria e in Emilia ci ricorda che il popolo può avere ancora la forza di cambiare.

“Da oggi e per quasi tutta la settimana i treni che collegano il Molise alla capitale sono stati soppressi ufficialmente per motivi di manutenzione, lavori che in realtà procedono ormai da anni senza risultati effettivi per il territorio, sempre più isolato e con un sistema di trasporti carente e precario. Come accade per l’eterno e pericoloso cantiere sulla Bifernina, il tutto nel rigoroso silenzio di una classe dirigente completamente inerme”.

E’ quanto dichiara in una nota il segretario di Sinistra Italiana Vincenzo Notarangelo. “Il centrodestra di governo – aggiunge – è spavaldo sui social e sui media locali ma poi molto timido e incerto con i poteri cosiddetti forti nella difesa del Molise e dei molisani. Si pensi, soprattutto, all’approccio soft nella vertenza Stellantis, dove in gioco c’è il futuro occupazionale di tanti corregionali, che certifica l’inconsistenza di un esecutivo forte solo a parole ma a conti fatti incapace di raggiungere un minimo obiettivo”.

“Perché se si guarda ai fatti, – spiega Notarangelo – il Molise di Roberti è oggi un Molise senza lavoro, senza treni e persino senza acqua, con un’emergenza idrica che non conosce precedenti nella storia della nostra regione e coinvolge tanti centri da ormai oltre due mesi, senza alcuna certezza sul futuro e senza soluzioni per il breve e medio termine. Il vero dramma forse è proprio questo: il Molise delle destre è un Molise senza speranza. La destra regionale, finora, è stata in grado solo di diffondere disservizi, pessimismo e rassegnazione”.

“Nulla però dura per sempre. I risultati elettorali di Umbria ed Emilia Romagna – conclude – ci ricordano che il voto resta lo strumento di libertà più potente ed importante. Anche in questa piccola terra, dimenticata e malgovernata”.

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