Il Molise che racconta la politica, è un Molise che non c’è

“Ormai è passato del tempo dall’insediamento del nuovo Consiglio Regionale del Molise ed ancora rimbombano gli echi delle soluzioni prospettate per ogni vertenza in campagna elettorale.

Tutto sembrava doversi risolvere, ogni crisi rientrare, ma, purtroppo, ci scontriamo con una realtà che racconta un altro Molise, quello delle vertenze irrisolte, del lavoro che non c’è, delle leggi regionali che, passerelle a parte, non vengono modificate. Sono ferme le trattative sulla legge regionale del turismo,ripeto, passerelle a parte, immobili quelle sulla legge regionale del commercio, le attività commerciali dei nostri centri cittadini continuano ad abbassare le serrande (per ultimo, nel silenzio assoluto della Regione Molise, la Benetton a Campobasso) e di nuova occupazione neppure l’ombra.

Il settore dei servizi è in totale stasi, siamo ancora in attesa di molte gare di appalto in settori di indubbia rilevanza (si pensi, su tutti, ai servizi di mensa, pulizie, portierato,vigilanza, cup pass nei nostri Ospedali). E cosa dire a tutti coloro che l’occupazione l’hanno persa tempo addietro e non sono ancora riusciti a trovare una ricollocazione lavorativa? Si tratta di famiglie disperate, che hanno provato nuovamente ad avere fiducia nella classe politica, riponendola male ancora una volta ” – le constatazioni Segretario Regionale della UILTuCS Molise, Pasquale Guarracino, che continua: “Eppure alcuni Consiglieri regionali di maggioranza parlano quotidianamente di azioni che si potrebbero fare per la valorizzazione, o, perlomeno, per il salvataggio del nostro Molise, senza però che alle parole seguano i fatti, tenuto conto che chi sta in maggioranza dovrebbe essere l’attuatore del cambiamento.


Va rilevato con estremo rammarico che il peggiore in assoluto, in questa classe politica inerte, è , in maniera evidente e chiara, l’Assessore regionale al lavoro: non risponde a nessuna sollecitazione proveniente dalle parti sociali, non è di supporto in nessuna vertenza, di politiche attive neppure l’ombra, non intende fornire nè soluzioni, nè suggerimenti, non dà risposta quando viene chiamato ad intervenire su questioni delicate quali, ad esempio, quelle sugli appalti dei servizi. L’interrogativo è d’obbligo: cosa ci sta a fare? Qual è il suo apporto per i lavoratori, gli inoccupati ed i disoccupati molisani?


I lavoratori, gli inoccupati ed i disoccupati molisani sono alla disperata caccia di risposte e, soprattutto, di soluzioni.” – conclude Pasquale Guarracino.

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