Il Consiglio si riappropri della sua competenza e riprogrammi i fondi

Con il documento che stiamo valutando in aula in Consiglio regionale non si tiene conto di un dato particolarmente importante: la programmazione spetta al Consiglio regionale. Ed è necessario, per il bene soprattutto del Molise, che questo Consiglio si riappropri delle competenze che gli spettano. Quindi rimbocchiamoci le maniche e riprogrammiamo i fondi.

Mi auguro che da questa assise venga fuori una seria riflessione da parte del presidente della Regione e soprattutto una revisione sostanziale che tenga conto del deserto, lasciato al Molise, con la chiusura di Gam, Ittierre, Zuccherificio che è l’effetto della politica di questi ultimi tempi accompagnata dalla lentezza dei concordati. Va rivisto il “Patto per il Molise” che su 700 milioni non prevede fondi per il sociale. Questo governo dovrebbe dare una prospettiva futura alla popolazione. Solo per fare qualche esempio: se da un lato lo Zuccherificio è stato svenduto a pezzi, dall’altro lato la Regione possiede in quel sito uno dei più grandi valori industriali se si considera che in quell’area passa la linea ferroviaria. Cosa vogliamo farne?

Ed ancora: la ex Ittierre ha 60mila metri quadrati coperti utilizzabili eppure come Regione non siamo in grado di sfruttarli mentre a Pomigliano scopriamo che Amazon apre un centro di distribuzione con 100mila metri quadri e 3mila assunzioni. In un Molise dove abbiamo lavoratori con ammortizzatori sociali scaduti e quindi famiglie che si trovano impossibilitate a mangiare, beh forse la Regione ha il dovere di dare qualche risposta. Così come qualcuno dovrà rispondere del fatto che c’è un progetto di rilancio del territorio, togliendolo dall’isolamento storico, attraverso l’Autostrada dichiarata a livello nazionale opera di pubblico interesse.

Eppure questo Consiglio tace. Si preferisce lanciare fantasiosi progetti di una superstrada a quattro corsie che vedrà la luce tra 30 anni, forse. Ci si preoccupa del pagamento di un pedaggio senza conoscere la storia di un’opera già finanziata, mai realizzata (e il perché lo sappiamo tutti). Credo che questa legislatura debba fare in modo di essere ricordata, storicamente, come composta da coloro che hanno fatto qualcosa per il Molise che vada oltre le transumanze.

Commenti Facebook