Il Consiglio dei ministri ha varato la nuova Legge sulla Montagna. Paglione: servono azioni coerenti e decisive sul tema della fiscalità


Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera ad un disegno di legge sullo sviluppo e la
valorizzazione delle zone montane. Il provvedimento, promosso dal ministro Gelmini, che ha
la delega sulla montagna e al quale ha lavorato anche Uncem, introduce misure, anche fiscali,
per sostenere la crescita dei Comuni montani e per contrastarne lo spopolamento.


«Questa la notizia, battuta oggi dalle agenzie, che indubbiamente accogliamo con grande
favore» dice il sindaco di Capracotta Candido Paglione che è anche presidente dell’Uncem
(Unione dei Comuni Montani) del Molise.


La norma, infatti, superando le vecchie leggi del ‘52 e del ‘94, ridisegna gli interventi a favore
dello sviluppo delle aree montane, che costituiscono la metà dei comuni e della superficie
italiani, con bonus, crediti di imposta, detrazioni per l’acquisto della prima casa (misura
rivolta ai giovani, per invogliarli a restare). Insomma, un pacchetto organico che
indubbiamente potrà favorire le aree interne e montane. E che riguarda direttamente il Molise.


«Un atto importante che ora richiede un’azione forte del Parlamento – osserva Paglione – in
particolare sul fronte della fiscalità. L’Italia è all’84% rurale e al 56% montagna. Servono
azioni decisive, quelle che il PNRR non ha previsto efficacemente e compiutamente. Servono
azioni per sgravare le imprese e i negozi da imposte. E per ripensare il modello organizzativo
dei servizi. Senza le scuole e una sanità territoriale che funzioni, la montagna continuerà a
spopolarsi.


Dal 2011 al 2019 nei Comuni totalmente montani la popolazione ha subito un calo di quasi
150.000 unità e la densità abitativa media si è assestata su 61 abitanti/kmq, a fronte di una
media nazionale pari a 197 abitanti/kmq. Le montagne, anche quelle dell’Appennino, sono
decisive e determinanti per il Paese. Adesso servono visione e risorse.

«C’è bisogno di coesione territoriale, e questo nuovo articolato è importante. Lo sviluppo economico, la gestione dei fondi del PNRR, la necessità di garantire medesime opportunità devono essere garantite a tutti i territori, se vogliamo che nessuno sia lasciato indietro», sottolinea il sindaco di Capracotta.


Grande soddisfazione, dunque, ma non posso tuttavia tacere sul fatto che – conclude Paglione
– il Molise si è posto all’avanguardia ben 19 anni fa quando fu approvata, su iniziativa del
sottoscritto, la legge sulla Montagna (Legge regionale n.15/2003). Peccato che quella legge
sia rimasta di fatto lettera morta, mai attuata.

Alla luce di quanto sta avvenendo credo che, lungi dall’autocelebrarsi, sia il caso di riprendere in mano anche quel testo e, finalmente, attuarlo. Questo può essere il momento giusto, visto che nel bilancio 2022 sono previsti ben 100 milioni di euro 200 in quello del 2023».

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