In questo periodo si parla spesso del diritto alla casa, specialmente in un periodo in cui il dramma sociale è sotto gli occhi di tutti e centinaia e centinaia di famiglie, non riescono più a far fronte alle spese e diventano morosi nei confronti di società erogatrici di beni (luce e gas); proprietari di appartamenti ed Enti come lo Iacp, per non parlare di quelle famiglie che vivono in veri e propri tuguri.Il Movimento regionale del Guerriero Sannita si chiede dove sono le promesse fatte in campagna elettorale del Presidente Paolo Di Laura Frattura su questo delicato tema?“La casa accessibile a tutti, dove vivere è socializzare: diritto alla casa per le giovani famiglie e per i lavoratori a basso reddito con le social housing, soluzioni abitative innovative, a canone calmierato, già sperimentate in Italia con successo. Attingeremo allo specifico fondo della Cassa depositi e prestiti per realizzare gli alloggi del futuro, dove la convivenza di altissima qualità sarà legata al rispetto per l’ambiente e all’integrazione sociale”.
Ancora una volta belle promesse, prive di senso, in un momento di crisi economica come quello che stiamo vivendo, è convinzione del Guerriero Sannita che l’housing sociale, oltre a garantire l’alloggio a tutta la popolazione, rappresentava un vantaggio per l’intera comunità e un rimedio alla disuguaglianza abitativa, rappresentava una possibilità per migliore l’integrazione sociale e la convivenza umana, coniugava sostenibilità sociale ed economica, era un punto di svolta nella questione “casa” e offriva maggior equità nella distribuzione di questi alloggi sociali, rappresentava certamente un volano per l’economia e per il mercato immobiliare, in questi anni di crisi profonda.
Forse è troppo presto nel vedere realizzate queste promesse fatte in campagna elettorale? Non resta che aspettare? Non guasta a questo punto ricordare le promesse che il mio Presidente anche su questo tema delicato ha fatto al popolo molisano. Caro Presidente Frattura, il Guerriero Sannita si augura che ciò avvenga, anche se, ad onor di verità, non nutro più speranze, al contrario di Gustaw Herling-Grudzi ski, il quale affermava: “C’è sempre posto per la speranza quando la vita diventa così completamente disperata” .