Signori Sindaci molisani , è sempre più attuale il tema dei diritti delle “coppie di fatto”, cioè i diritti delle coppie che convivono ma che non sono sposate. In Italia per il momento la convivenza non è disciplinata da alcuna legge specifica, negando a queste coppie diritti fondamentali.A tal riguardo il Movimento Regionale del Guerriero Sannita ritiene di suggerire ai Signori Sindaci di deliberare un regolamento comunale, in cui sia esplicito l’intendimento per unioni civili e cioè il rapporto tra due persone maggiorenni, anche dello stesso sesso, legate da vincoli affettivi differenti da quelli giuridici (matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela, curatela), coabitanti ed aventi dimora abituale nel proprio Comune.
Molte altre Amministrazioni comunali hanno provveduto a dare risposte alle “coppie di fatto”. Va ricordato che la prima Amministrazione ad attivarsi in tal senso fu Empoli nel 1993, e tra i centri Capoluogo di Regione si annoverano: L’Aquila, Ancona, Reggio Calabria, Pescara, Genova, Firenze, Perugia, Palermo, Bolzano, Trento, Cagliari, Napoli, Bologna, Bari, Torino e Milano.Campobasso è fra i pochi capoluoghi regionali a non provvedere ancora. Questo – mi chiedo e Vi chiedo – rappresenta un’evoluzione o un’involuzione? Con tale registro, Signor Sindaci, si riconosce pari dignità sociale alle coppie di fatto, si stabilisce che gli iscritti assumeranno gli stessi diritti e doveri morali delle coppie unite in matrimonio.
Le aree tematiche entro le quali gli interventi sono da considerarsi prioritari, a parere del Guerriero Sannita, sono: casa; sanità e servizi sociali; politiche per giovani, genitori e anziani; sport e tempo libero; formazione, scuola e servizi educativi; diritti e partecipazione; trasporti. Gli atti dell’Amministrazione devono prevedere per le unioni civili condizioni non discriminatorie di accesso economico e sociale, nel quadro generale della particolare attenzione alle condizioni di disagio economico-sociale. Chi si iscrive al Registro è equiparato al parente prossimo del soggetto con cui si è iscritto ai fini della possibilità di assistenza. Il Comune rilascia, su richiesta, attestato di unione civile basata su vincolo affettivo inteso come reciproca assistenza morale e materiale.
E’ senz’altro un Regolamento valido, da rendere esecutivo ogni volta che vanno operate delle scelte nel nostro territorio, in tema di politiche sociali ed economiche. Poiché il Movimento Regionale del Guerriero Sannita , invia la presente richiesta anche ai Capi Gruppo politici presenti nei vari comuni, invitandoli, se condividono, a presentare un Ordine del giorno, che impegni la Giunta Comunale, entro un lasso di tempo che ritengo di poter fissare in un mese dall’approvazione, ad emanare un “REGOLAMENTO COMUNALE SUL REGISTRO DELLE UNIONI DI FATTO E CONVIVENZE”.
Il Presidente Regionale del Guerriero Sannita
Giovanni Muccio