L’Assessore Scarabeo, invita il Presidente Frattura a un confronto politico serio e proficuo,riguardante la riduzione drastica delle varie indennità dei Consiglieri regionali. Il pensiero del Guerriero Sannita è notorio su questo argomento riguardante gli emolumenti dei consiglieri regionale; tenendo in considerazione che l’abolizione dell’art. 7 comporta un risparmio annuale di Euro 617.651;il dimezzamento degli attuali 4.500 euro per ogni consigliere che percepisce come rimborso spese per l’esercizio del proprio mandato, ciò comporta un risparmio annuale di Euro 567.000; abolizione del premio di inserimento per i Consiglieri regionali, che mediamente costano alle casse della regione e quindi della collettività circa Euro 400.000 per ogni legislatura.
Se a ciò come sbandierato dall’Assessore Scarabeo, che provvedeva a spostare il suo assessorato presso la sede di proprietà della regione sita in via XXIV maggio il cittadino molisano risparmierebbe altre 500.000 mila euro circa. Inoltre non ritengo giusto che la croce la portino solo i politici e quindi bisogna agire anche sulla classe dirigente regionale dimezzando il premio di risultato, voglio far comprendere che 74 dirigenti regionali, hanno percepito il premio di risultato del 2011 equivalente a un 1.751.000 circa, in media molto di più di un semplice operaio. Se da queste cifre facciamo una piccolo conteggio sul risparmio economico totale, avremmo come somma risparmiata 2.624.000. Con questo risparmio, possiamo finanziare la legge regionale 26 gennaio 2012, art. 49, riguardante il Reddito minimo di cittadinanza, che doveva prevedere per i nuclei familiari, privi di ogni altro tipo di introito, un minimo di entrata economica per la sopravvivenza del proprio nucleo familiare,una legge il cui capitolo di spesa non è stato mai rimpinguato, quindi una legge regionale con propositi buoni, ma inutile nell’applicazione, inutile a dare risposte.
Forse sfugge a tutti i politici che il Molise sta morendo!!!
Calano gli occupati in agricoltura -7% e nell’industria -5,6%, per non parlare del dramma dell’edilizia i dati parlano chiaro nel periodo che va dal 2008-2013 la Cassa Edile annoverava circa 7.500 iscritti tra gli operai, oggi siamo arrivati a circa 3.500, oltre il 50% degli addetti ai lavori hanno perso il posto di lavoro.
Le famiglie povere nel Molise, sono il 20.5% circa 80 mila persone, l’1,7 vive con meno di 6000 euro all’anno, l’8% con meno 12.000 euro all’anno e il 43% è monoreddito e anche quest’ultimi non se la passano bene.
Il prodotto interno lordo nella regione Molise ha registrato un -1.9% il dato peggiore d’Italia, consegnandoci la maglia nera delle statistiche.
Infatti mentre per ogni cittadino della Valle d’Aosta si spendono 359,5 euro (per interventi e servizi sociali), per noi molisani solo, 41,3, fanalini di coda in Italia.
Siamo una delle tre regioni d’Italia che ha avuto dal 2001 al 2011, un calo di popolazione del -2.2 % equivalente a 6.941 cittadini, attestandoci a 313.000 mila molisani.
E intanto si ingrossano le liste della povera gente, negli elenchi della Caritas e della Croce Rossa Italiana,con la speranza di ottenere un pacco viveri, la sola sezione della Croce Rossa italiana di Campobasso, informalmente da notizie apprese annovera circa 1.700 cittadini che non superano il reddito di 5.000 euro, un dato drammatico se si pensa che nella sola provincia di Campobasso le sezioni sono sei, spero che possa essere smentito su tali dati.
E allora bisogna subito che ci sia un tavolo politico serio e proficuo, che affronta questa drammaticità che riguarda il popolo molisano, quanto un popolo soffre, la classe politica tutta ha il dovere di dare l’esempio e mettersi a disposizione del cittadino tagliandosi privilegi e prebende.
Il Presidente Regionale del Guerriero Sannita
Giovanni MUCCIO