Il Movimento regionale del Guerriero Sannita ritiene di ritornare sull’argomento della “parità di genere”, perché ritiene che rappresenti un tema che non può e non deve passare sotto silenzio. Il Movimento unitamente all’Associazione “una voce per le donne”, si augurano che il Presidente della regione Molise Paolo Di Laura Frattura, tenga in debita considerazione il ruolo della donna e riconosca la “parità di genere”, nell’ambito della Giunta regionale.
A tal riguardo il Movimento regionale del Guerriero Sannita ricorda che l’art. 117, settimo comma, della Costituzione, nel testo introdotto dalla legge costituzionale n. 3 del 2001, ripropone il principio di eguaglianza anche per la legge regionale, che deve rimuovere ogni ostacolo che impedisce la parità di genere nella vita sociale, culturale ed economica e promuovere la parità di accesso alle cariche elettive.
La disposizione costituzionale ha pertanto una portata precettiva, che obbliga la Regione all’adozione di misure antidiscriminatorie, non soltanto sul piano legislativo, ma anche nell’esercizio dei poteri di vigilanza sugli enti locali, così come da parere del Consiglio di Stato- Sezione Prima adunanza di sezione del 16 aprile 2014.
Duole molto al Movimento e all’Associazione “una voce per le donne”, vedersi soli su questa battaglia, avremmo voluto al nostro fianco altre Associazioni e partiti politici della sinistra e non e in particolar modo le donne di potere della regione Molise l’On. Venittelli e la Segretaria del P.D. Micaela Fanelli il loro silenzio, in generale, non si addice alle innumerevoli lotte che hanno portato sempre avanti, per il riconoscimento dei diritti negati alle donne. Le donne hanno dovuto conquistare la propria libertà, hanno dovuto combattere per essere ritenute di pari dignità rispetto agli uomini, ed anche nel campo della politica. Ci sono state donne che hanno sacrificato la propria esistenza per riuscire ad ottenere quella stessa dignità, quella parità tra i sessi di cui ancora oggi parliamo.