Greco:  il MoVimento 5 Stelle non è affatto contro l’impegno del privato in Sanità

 Il MoVimento 5 Stelle celebra la Giornata mondiale della Sanità presentando il progetto di risanamento del comparto in Molise.
Ieri mattina a Campobasso Andrea Greco, candidato Governatore della Regione Molise per il MoVimento 5 Stelle, ha spiegato i dettagli di questo progetto insieme al portavoce M5S in Senato Luigi Di Marzio e al portavoce al Comune di Campobasso, Luca Praitano.

“Prima di tutto due concetti – spiega Andrea Greco – il primo: il Molise deve avere un Dea di II livello, questo è un punto fondante del nostro progetto di risanamento della Sanità regionale. Il secondo: il MoVimento 5 Stelle non è affatto contro l’impegno del privato in Sanità, ma è chiaro che deve essere il pubblico a programmarne l’operato in ragione delle esigenze dei molisani.
 
È fondamentale partire dal ripristino del Dea di II Livello presso l’ospedale Cardarelli di Campobasso con la complementarietà della Fondazione Giovanni Paolo II. Certo, è vero che il decreto Balduzzi non lo prevede perché il bacino di utenza è inferiore ai 500 mila abitanti, ma il nostro territorio impone di ragionare su una deroga perché altrimenti i molisani muoiono non riuscendo a raggiungere gli ospedali che offrono certe specializzazioni. Una su tutte, la Neurochirurgia affidata al Neuromed, che non è raggiungibile in tempo utile per soccorrere casi di emergenza.
 
Altro punto fondante – continua Andrea Greco – il funzionamento delle reti tempo dipendenti. Per garantirlo proponiamo autonomia operativa e funzionale dei presidi di Campobasso, Termoli e Isernia con distinte direzioni sanitarie cancellando di fatto il progetto Frattura fondato su un ospedale unico che ricomprenda tutti i nosocomi, una cosa assurda e che riteniamo non sia nemmeno conforme alla legge. 
 
E passiamo al rapporto pubblico-privato, un rapporto da ridefinire non tanto per quanto riguarda il numero dei posti letti accreditati ma in relazione al budget assegnato. Bisogna investire nel pubblico per recuperare la mobilità passiva: i molisani devono tornare a curarsi in Molise.
I privati sono utili per erogare i servizi che il pubblico non riesce a garantire o che, per ragioni di convenienza, preferisce non erogare. Ma non bisogna mai dimenticare che mentre la mission del pubblico è la salute dei cittadini, quella del privato è il profitto. Questo è legittimo e lo prevede anche il sistema sanitario nazionale, ma evidenzia il motivo per cui il privato, ad esempio, sceglie sempre le prestazioni con maggiore remuneratività.
Ma come si potenzia il pubblico? Bisogna investire su strumentazione e personale per potenziare ambulatori e pronto soccorsi. Questo farebbe avere fin da subito due importanti effetti: minori code in caso di emergenza e riduzione delle liste di attesa, un problema presente in molti Paesi del mondo.
 
A proposito di personale – sempre il candidato Governatore M5S – bisogna ricordarsi che questo è un problema nazionale: entro meno di dieci anni ci saranno in Italia 55 mila medici specialisti in meno. A lanciare l’allarme già nel 2016 sono stati la Federazione degli Ordini dei Medici e il sindacato degli specialisti ambulatoriali Sumai-Assoprof. Quanto alla specialistica ospedaliera, aggiungiamo che nello stesso periodo andrà in pensione circa il 40% degli attuali 113 mila appartenenti a questa categoria, mentre la scuole di specializzazione e di formazione in medicina generale licenziano poche migliaia di specialisti ogni anno.
In Molise, quindi, fra un paio di anni la situazione sarà drammatica, soprattutto per tutti i medici che andranno in pensione. La vera sfida, quindi, sarà riuscire a convincere specialisti a venire in Molise.
 
Infine – termina Andrea Greco – bisogna cambiare le dirigenze Asrem, nei limiti previsti dalle norme in relazione ai contratti e in funzione di competenze in linea con la nostra idea politica. Presteremo molta attenzione nel mettere le persone giuste al posto giusto.
Vogliamo avviare questo progetto di risanamento al più presto e siamo certi che potremo completarlo anche grazie alla presenza dei nostri parlamentari, soprattutto alla luce del fatto che, con tutta probabilità, il nostro portavoce al SenatoLuigi Di Marzio sarà componente della Commissione Sanità”.
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