Roberto Gravina, Coordinatore del Comitato Nazionale Enti Locali del Movimento 5 Stelle e Consigliere Regionale in Molise, interviene sulla retromarcia del centrodestra riguardo all’autonomia differenziata, della quale si stanno iniziando a riscontrare quotidianamente le prime significative avvisaglie: «Il centrodestra sta finalmente prendendo coscienza del grave errore rappresentato dall’autonomia differenziata. La marcia indietro di alcuni esponenti delle regioni governate dal centrodestra conferma quanto abbiamo sempre sostenuto: l’autonomia differenziata mette a rischio l’unità del Paese e la gestione equa delle risorse e dei servizi pubblici, soprattutto nelle regioni del Centro-Sud».
Gravina evidenzia come il movimento d’opinione nato attorno alla richiesta di un referendum da parte del centrosinistra e la crescente contrarietà dei cittadini verso questa proposta stiano influenzando il consenso elettorale del governo centrale e dei presidenti di regione di centrodestra: «È evidente che, di fronte a questa pressione, alcuni di loro stanno iniziando a fare marcia indietro».
Emblematico è il caso di alcuni presidenti di regione che hanno iniziato a esprimere dubbi sulla sostenibilità dell’autonomia differenziata. Tra questi, il presidente della Regione Molise, Francesco Roberti, ha ammesso, in occasione della Festa di Forza Italia Giovani in corso di svolgimento a Bellaria – Igea Marina, che l’autonomia differenziata creerebbe «parecchie difficoltà», soprattutto per le regioni del Centro-Sud. «Questa ammissione – prosegue Gravina – rappresenta una presa di coscienza tardiva ma significativa, che evidenzia la consapevolezza crescente, anche tra le fila del centrodestra, che l’autonomia differenziata non è una soluzione sostenibile e dimostra quanto sia ormai chiaro che un simile progetto renderebbe estremamente complicata la gestione delle risorse e dei servizi pubblici nelle aree più fragili del Paese. Del resto, va considerato come lo stesso presidente Roberti, in passato, da Sindaco della sua città, non è un mistero che avesse manifestato apertamente la sua contrarietà verso il progetto dell’autonomia differenziata, cambiando linea di condotta, però, una volta diventato Presidente di Regione, per pura disciplina di partito».
Gravina aggiunge: «Le dichiarazioni di Roberti e di altri esponenti del centrodestra, inoltre, confermano ciò che molti di noi temevano: molti esponenti locali del centrodestra hanno sostenuto l’autonomia differenziata più per ordini di partito che per reale convinzione politica. Tuttavia, quando il futuro delle comunità locali è in gioco, non si può agire per mero calcolo politico. È necessaria una riflessione seria e responsabile, che tenga conto delle reali esigenze dei cittadini e dei territori».
Concludendo, Gravina ribadisce l’impegno del Movimento 5 Stelle: «Continueremo a batterci con forza contro l’autonomia differenziata, ribadendo che l’interesse del Paese deve venire prima delle logiche di partito. Vogliamo garantire un’Italia unita, solidale e capace di offrire pari opportunità a tutti, indipendentemente dalla regione di appartenenza».