“Nelle parole del senatore Della Porta si avverte tutta l’urgenza di dare un proprio minimo segnale di vita politica su un tema sul quale, fino ad oggi, lo diciamo senza alcuna intenzione denigratoria, il senatore eletto in Molise non è riuscito a toccare palla. La dimostrazione in tal senso è data dalla mancanza di risposte concrete giunte da parte sua rispetto agli interrogativi che si vanno accumulando sulla difficile situazione della Gigafactory a Termoli.
La scomposta veemenza messa nella sua nota dal senatore Della Porta, fino ad oggi praticamente silente su tutto quanto Stellantis sta evitando accuratamente di spiegare, oltre a tradire una irrefrenabile voglia di difesa d’ufficio del Governo, sicuramente ha impedito al senatore di rendersi conto di come la questione del Copasir, alla quale ha fatto riferimento con una ricostruzione pasticciata e tutta personale, vide un no secco ma da parte della stessa Stellantis, nel rispetto di quelle che sono e restano le prerogative e i principi di una società privata.
Va pero anche ricordato a Della Porta che Urso è stato al Copasir da giugno 2021 a luglio 2022 e che il governo Draghi è stato in carica dal 13 febbraio 2021al 22 ottobre 2022. Quindi Urso, al contrario di ciò che afferma Della Porta nella sua disastrosa ricostruzione, semmai chiese a Draghi e non a Conte di intervenire sulla situazione Stellantis.
Il senatore, per il futuro, prima di dire cose, farebbe bene a controllare quanto gli viene suggerito di scrivere, perché buttare tutto in vacca come ha fatto lui in questo caso, finisce con l’apparire solo un tentativo fatto per nascondere, non troppo bene, le sue assenze. Dal decreto Molise, alla strada o super strada da Termoli a Campobasso fino ad arrivare ad Acc. Un successo, si fa per dire, dietro l’altro di cui essere veri patrioti.
Da parte nostra abbiamo chiarito in più di un’occasione, sia nell’interrogazione parlamentare che negli altri atti ufficiali che stiamo preparando, come sia strategicamente importante l’intervento in ACC che potrà avvenire, anche in questo caso, lo ricordiamo a beneficio di Della Porta, solo con il benestare della stessa compagine societaria.
Le critiche, ci permettiamo in conclusione di far notare al senatore Della Porta, possono risultare scomode, ma vanno riconosciute come tali, avendo la capacità di confrontarsi sui temi, magari approfondendoli direttamente e non attraverso “veline” di partito, in special modo quando si tratta di ragionare insieme a tutte le parti sociali per stabilire quale possa essere il modo migliore per dare il proprio contributo al benessere del proprio territorio di riferimento, ma forse già l’impegno profuso dal senatore per offrire la propria opera a sostegno del disegno della Lega sull’autonomia differenziata, può servire a chiarire quanto reale interesse vi sia da parte sua per il Molise e per il destino dei molisani”.
Roberto Gravina – Consigliere regionale MoVimento 5 Stelle