Il recente rinvio della discussione sulla mozione presentata da Roberto Gravina, consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle e sottoscritta anche dagli altri consiglieri del MoVimento in Regione, Andrea Greco e Angelo Primiani, riguardante il futuro di Stellantis e del progetto della Gigafactory di Termoli da parte di ACC, rappresenta un’occasione mancata per il Molise. La decisione di posticipare, motivata dalla maggioranza di centrodestra dall’imminente incontro sull’automotive del 7 agosto al Ministero, ha suscitato forte delusione. Gravina ha sottolineato l’importanza di affrontare con urgenza una questione che riguarda il futuro di centinaia di famiglie e l’intero territorio.
«Avremmo dovuto presentarci a quell’incontro del 7 agosto a Roma con un documento condiviso, sottoscritto da tutte le forze politiche regionali, per dimostrare quanto l’attenzione delle nostre istituzioni sia alta e determinata a risolvere un problema complesso, ma non ulteriormente rinviabile», ha dichiarato Gravina. «È nostra responsabilità sociale e politica, come forza di opposizione, stimolare e proporre soluzioni intorno alle quali si possa ragionare e sviluppare ulteriori proposte. Non possiamo accettare che, come purtroppo è stato chiesto dalla maggioranza in Consiglio regionale, si domandi a parti sociali, lavoratori e forze politiche di restare in silenzio, aspettando passivamente le decisioni calate dall’alto. La politica, quando opera senza preconcetti e con l’obiettivo del bene pubblico, deve parlare e proporre, rispettando il mandato degli elettori che ci hanno chiamato a rappresentarli con uguale dignità, sia in maggioranza che in opposizione».
Il MoVimento 5 Stelle ha lavorato intensamente negli ultimi mesi per comprendere quale sarà il futuro dello stabilimento di Termoli, presentando interrogazioni parlamentari e mozioni mirate a ottenere garanzie sul mantenimento dei livelli occupazionali e sulla realizzazione della Gigafactory. Tra le proposte, l’inclusione di Cassa Depositi e Prestiti nel capitale di ACC Italia, per sostenere l’investimento e bilanciare gli interessi dello Stato francese, ritenendo strategico l’intervento pubblico dello Stato nel capitale di ACC
Un ulteriore elemento di preoccupazione riguarda i recenti sviluppi legati a Stellantis, che ha registrato un calo del 48% dell’utile netto nel primo semestre del 2024 rispetto all’anno precedente, dovuto a una significativa riduzione delle vendite. «Mentre in Molise si è scelto di attendere, il mondo intorno a noi continua a muoversi e gli scenari industriali cambiano rapidamente. Questo è il momento di agire con determinazione, non di rimandare», ha aggiunto Gravina.
Un aspetto cruciale, su cui Gravina pone l’accento, è la necessità di valutare a stretto giro le implicazioni dei recenti accordi sottoscritti in Cina dal Governo Meloni. «L’apertura del nostro esecutivo a nuovi produttori di automobili in Italia avrà inevitabilmente riflessi sulle scelte di Stellantis ed ACC e sull’intero settore dell’auto elettrica nel nostro Paese. È fondamentale comprendere meglio cosa comporteranno e genereranno nel concreto in Italia questi accordi per la mobilità elettrica, soprattutto alla luce dei nuovi equilibri industriali che si stanno delineando», ha sottolineato Gravina.
La mozione di Gravina, non discussa in Consiglio regionale, conteneva proposte concrete per il sostegno all’investimento nella Gigafactory di Termoli. Tra queste, la richiesta al Governo di varare un piano di investimenti attraverso un contratto di sviluppo con ACC Italia, utilizzando anche le risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC), ben sapendo, inoltre, dalle dichiarazioni fatte dallo stesso Ministro Urso, che ci sarebbero difficoltà con i finanziamenti ottenuti a suo tempo attraverso il PNRR.
Gravina ha concluso ribadendo l’impegno del MoVimento 5 Stelle a continuare a battersi affinché vengano prese decisioni concrete per il futuro della Gigafactory di Termoli. «Chiediamo che la politica locale, regionale e nazionale agisca con la stessa determinazione e senso di responsabilità che noi, come MoVimento 5 Stelle, continuiamo a dimostrare in ogni nostra iniziativa che non ha alcuno scopo polemico o strumentale e che merita di essere riconosciuta per quello che è, ovvero un’azione di proposta politica a tutela degli interessi del nostro territorio e di chi lo vive».