“Nel corso del mio primo intervento in Consiglio regionale, così come ho augurato buon lavoro ai neo assessori presenti in aula, avrei voluto salutare e augurare buon lavoro anche al Presidente della Regione e al Presidente del Consiglio che però hanno lasciato l’aula consiliare poco dopo la lettura delle loro linee programmatiche”, ha così aperto il suo primo intervento in Consiglio regionale quest’oggi Roberto Gravina, nel corso della seduta convocata per permettere al Presidente della Giunta Regionale di comunicare la composizione della Giunta ed il successivo programma di governo.
“Il risultato elettorale è stato chiaro, il centrodestra ha stravinto, – ha ribadito Gravina – ma adesso la campagna elettorale è terminata e non possiamo non avvertire un disagio diffuso per la poca considerazione mostrata da parte del nuovo governo regionale per quello che di fatto è e deve sempre essere il ruolo anche propositivo delle forze politiche dell’opposizione.
Le linee programmatiche enunciate oggi dal presidente Roberti non sono state altro che l’elenco di una serie di obiettivi mancati proprio dalla scorsa consiliatura di centrodestra, ovvero da esponenti politici che siedono nuovamente in consiglio regionale e che non hanno scoperto di certo solo oggi quelle problematiche che dovrebbero togliere il sonno a tutti per la gravità della situazione che producono.
Non è stato spiegato dal centrodestra come si vogliono fare le cose, che azioni si vogliono compiere. Si continua a ripetere solo il temine di filiera istituzionale che sta sempre più diventando la dimostrazione di un’affermazione di manifesta incapacità di programmazione. Scelte autonome da parte di questo governo regionale non se ne vedono all’orizzonte, né in riferimento ai nodi da sciogliere ancora per quanto riguarda la composizione della Giunta, né in merito a come si giungerà magari ad approvare questo bilancio che di previsione oramai ha solo il nome e che di fatto viene rinviato, anche da questa nuova Giunta, a data da destinarsi, senza la necessaria chiarezza.
L’assenza in questa relazione di programma di spunti politici e operativi davvero importanti o anche solo minimi, – ha detto in conclusione Gravina – non fanno capire ai molisani cosa in realtà ad oggi si voglia fare nei diversi settori produttivi, sanitari, economici e soprattutto sociali della nostra regione in un momento in cui, fra l’altro, le amministrazioni comunali si troveranno a dover affrontare, senza alcun paracadute, quella bomba sociale che si prospetta essere lo smantellamento della misura del Reddito di Cittadinanza da parte del Governo nazionale. La Regione è chiamata sin da subito a non lasciare soli i Comuni e con essi i cittadini che hanno bisogno di questa forma di sostegno sociale”.