“La misura del cosiddetto spalma debiti varata dal Consiglio dei Ministri è un tassello pensato, è bene specificarlo, non solo per il Molise, ma, come ente regionale, occorre principalmente un lavoro di programmazione profondo e importante che andrà condiviso con il territorio e con il governo centrale, altrimenti lo spalma debiti da solo non è il mantra che garantirà la ripresa degli investimenti e di conseguenza dello sviluppo per il Molise.”
Questo il pensiero espresso dal candidato alla presidenza della Regione Molise scelto dalla coalizione di centrosinistra, Roberto Gravina, riguardo al provvedimento del Governo reso noto dopo il Consiglio dei Ministri di ieri.
“D’altra parte – ha sottolineato Gravina – questo è un provvedimento che certifica il fallimento di una classe politica che negli ultimi vent’anni ha prodotto debiti costantemente e testimonia l’incapacità della classe politica di centro destra attualmente al governo in regione, di risollevare le sorti del nostro territorio se non con una misura straordinaria che prevede, comunque, un debito ammortizzato nel tempo, almeno in dieci anni. Purtroppo, la realtà ben chiara a chi in Molise vive, è che anche quest’ultimo governo regionale ha continuato sulla strada dell’indebitamento, senza creare sviluppo. La misura del Governo – ha aggiunto Gravina – andrà analizzata nel suo specifico per quanto riguarda il piano di rientro, tenendo conto di ciò che verrà effettivamente scritto nel testo del Decreto che verrà pubblicato in Gazzetta.
La nostra regione, storicamente, – ha precisato il candidato alla presidenza della Regione Molise della coalizione di centrosinistra – tranne che per brevi intervalli di tempo, è stata sempre governata dal centrodestra e in molti di quei governi che hanno contribuito a creare l’indebitamento di cui oggi i cittadini molisani sono vittime, c’erano gli stessi nomi che ritroveremo come candidati intramontabili del centrodestra di oggi che è, a tutti gli effetti, un centrodestra di ieri, il centrodestra del debito.
È bene sottolineare un’altra cosa, – ha poi detto in conclusione Gravina – ovvero che per poter agire amministrativamente il Molise non ha bisogno di padrini politici a Roma, ha amministratori capaci in ognuno dei comuni molisani che, come dimostra ad esempio l’attività svolta nel suo insieme dalla stessa Conferenza dei Sindaci sul tema dell’emergenza sanitaria, hanno la determinazione e l’autorevolezza per rappresentare al governo nazionale le esigenze del territorio e dei molisani, vivendo in prima persona in questa terra, mentre, al contrario, il tanto promesso dal centrodestra, nel corso dell’ultima campagna elettorale, decreto salva Molise per un azzeramento del debito, è ancora una chimera.”