Le notizie di questi giorni riguardanti l’esito di una serie di nomine di competenza regionale effettuate dalla giunta uscente di centrodestra, ha riportato al centro del dibattito politico la necessità di operare, in questo settore, in modo totalmente diverso da quanto è invece accaduto nel recente passato.
A dare voce a quanti chiedono un atteggiamento differente nell’affrontare questi temi è il candidato alla presidenza della Regione Molise scelto dalla coalizione di centrosinistra, Roberto Gravina.
“Uno dei punti che vanno subito affrontati sin dai primi giorni di quella che sarà la nuova legislatura regionale, è quello di rendere efficiente la macchina amministrativa, attuando scelte trasparenti che pongano l’attenzione su meriti e competenze. – ha detto Gravina – Vanno subito prodotte azioni strutturali che riguardano l’apparato dirigenziale della Regione Molise perché ciò è essenziale per governare i processi di sviluppo che andranno progettati e messi in atto e, quindi, allo stesso modo, andranno in breve tempo valutate con trasparenza le varie nomine in scadenza.
È necessario lavorare in modo differente da quanto fatto in passato perché vanno evitate situazioni imbarazzanti per l’istituzione regionale, come quelle che sono state collezionate in questi anni attraverso nomine che, evidentemente, hanno creato più problemi che portato soluzioni in settori ed ambiti che, invece, meritano attenzioni diverse.
Nel programma di governo della coalizione di centrosinistra che proporremo ai molisani – ha voluto ribadire Gravina – c’è l’impegno ad agire in questo senso. Chi ha fatto parte dell’ultima giunta e dell’ultima maggioranza in consiglio regionale, aveva un’idea evidentemente diversa su questo tema e visto che da quella parte riproporranno la stessa identica squadra, il rischio concreto che ripropongano anche quell’idea che ha portato la macchina amministrativa regionale ad incagliarsi ripetutamente è purtroppo forte e concreto.
Del resto, – ha aggiunto Gravina – la logica degli accordi pre elettorali del centrodestra è stata svelata chiaramente da ciò che c’è alla base del patto siglato per poter riaccogliere Michele Iorio tra i propri candidati, ovvero la rassicurazione per lui di una carica in giunta data prim’ancora di sottoporsi al giudizio degli elettori, a dimostrazione che da quella parte politica non vi sono intenzioni per un reale cambiamento e che coloro che hanno messo la propria firma sotto le azioni politiche e amministrative del quinquennio che ci stiamo mettendo alle spalle, sono già pronti a farsi riassegnare praticamente gli stessi posti dai quali hanno contribuito a creare la situazione attuale, salvo poi, come è accaduto, scaricare tutte le responsabilità su un unico nome, ovvero quello del presidente Donato Toma, che rappresentava, ebbene ricordarlo, proprio lo stesso centrodestra di oggi. Non ricandidare il solo presidente ma ricandidare in blocco tutti i componenti della giunta uscente – ha detto in conclusione Gravina – rende chiaramente l’idea di un mondo politico di centrodestra che tende ad autoconservarsi al di là dei meriti acquisiti sul campo e questo tutto può garantire tranne che quel cambiamento di passo di cui la nostra gente e la nostra regione hanno bisogno.”