«Continueremo a pressare il governo Meloni e i suoi ministri sul taglio che ha deciso di 1,2 miliardi del fondo Pnrr destinati alla sanità e in particolare alla realizzazione di opere per la sicurezza sismica delle strutture ospedaliere del nostro Paese. Del resto, a sottolineare all’unanimità la gravità di questa scelta folle, era stata la Commissione Salute della Conferenza delle Regioni, dove gli assessori regionali che la compongono sono per lo più proprio appartenenti alle forze politiche della maggioranza.
Per il momento, anche a seguito dell’impegno in Parlamento del MoVimento 5 Stelle e del lavoro che come Comitato Enti Locali in accordo con il Comitato salute e inclusione sociale abbiamo preannunciato e stiamo portando avanti da giorni in tutta Italia per indirizzare, attraverso i nostri portavoce, a ciascuna Giunta regionale un’interrogazione su questa materia, registriamo oggi la dichiarazione del ministro Schillaci diffusa dalle agenzie, proprio in merito alla revisione del Pnrr e all’allarme da noi lanciato, dove inizia finalmente a rendersi conto che non è più rinviabile un confronto con le Regioni e preannuncia così, per la prossima settimana un incontro con il ministro per gli Affari europei, Sud, Politiche di coesione e Pnrr Raffaele Fitto per poi, da ultimo, incontrare le Regioni.
Inutile dire che, anche in questo caso, il ministro Schillaci prova a mettere una toppa a cose già fatte. La logica avrebbe suggerito che, data la delicatezza del tema, le riunioni tra i ministri avvenissero preventivamente.
Sulla sanità purtroppo l’elenco dei tagli del governo Meloni è impressionante: meno 510 milioni per il rinnovamento degli ospedali; meno 132 milioni per l’innovazione sanitaria; meno 34 milioni per il sistema salute, ambiente e clima.
Per la sanità pubblica siamo alla devastazione, dopo i tagli al PNRR che hanno colpito oltre 500 strutture tra case e ospedali di comunità e oltre 800 posti in terapia intensiva. Evidentemente, al di là delle vuote promesse e dei fantomatici record di risorse che spaccia per veri, il governo Meloni continua a considerare la sanità e il diritto alla Salute dei cittadini l’ultima delle sue priorità, la più sacrificabile».