Da tempo ormai la FP CGIL del Molise denuncia le gravi carenze della Sanità Regionale, sia per quanto riguarda il personale sanitario che per quanto riguarda i medici.
In particolare abbiamo segnalato, negli ultimi tempi, la drammatica situazione in cui versa il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Isernia, attraverso il rappresentante della FP CGIL Medici del Molise, nonché Primario dello stesso Pronto Soccorso, dott. Lucio Pastore.
Infatti in data 22 gennaio 2020 la FP CGIL Molise, congiuntamente alle altre Organizzazioni Sindacali dei Medici AAROI EMAC e ANAAO ASSOMED, denunciava questa grave situazione di carenze organiche anche all’Ill.mo Sig. Prefetto, chiedendo allo stesso una convocazione nella quale affrontare tale drammatico tema.
Siamo stati convocati, come Organizzazioni Sindacali, per il giorno 4 febbraio 2020, e, in quella sede, ribadiremo all’Ill.mo Sig. Prefetto la gravità della situazione.
Purtroppo i fatti ci hanno preceduto: è stata formulata un ipotesi di reato per omicidio colposo nei confronti del primario del Pronto Soccorso del “Veneziale” di Isernia, dott. Lucio Pastore.
Questa l’ipotesi di rinvio a giudizio riguarda, purtroppo, la morte di una signora di Sant’Agapito, deceduta, nel 2017, mentre era in attesa di ricevere le cure nel Pronto Soccorso.
Accade anche questo in una struttura che combatte da troppo tempo con la carenza cronica di personale, con i medici costretti a turni massacranti per provare a garantire la giusta assistenza ai pazienti.
Da tempo il nostro Rappresentante e Primario del Pronto Soccorso denunciava la pericolosità del sistema di offerta sanitaria che andava peggiorando.
Sono stati inviati fascicoli all’Asrem ed è stata interessata anche la Procura, oltre la Prefettura, come sopra abbiamo riportato, denunciando come le condizioni di lavoro attuali possano mettere a rischio pazienti ed operatori.
E quando, purtroppo, succede l’irreparabile a farne le spese è la figura apicale del servizio, il Primario.
Correttamente, dal punto di vista formale, non vengono coinvolti i medici che prestano servizio, ripetiamo, in condizioni di grandi difficoltà, ma viene inquisito il Responsabile del Reparto.
Viene ritenuto responsabile chi, da sempre, denuncia la pericolosità della situazione in cui sono costretti a lavorare.
Abbiamo massima fiducia e rispetto per il difficile lavoro della Magistratura e ci auspichiamo che, in quella sede, siano riconosciute le reali responsabilità.
Come Organizzazione Sindacale non possiamo che ribadire la nostra solidarietà a chi, in condizioni di estremo disagio, continua a manifestare un atteggiamento di rispetto e di cura per i pazienti.
Alla già grave situazione del Pronto Soccorso si aggiunge il terzo giorno di blocco delle sale operatorie del “Veneziale”.
I medici garantiscono solo le urgenze mentre gli interventi programmati sono stati rinviati a data da definirsi.
Questa è la conseguenza della riduzione della possibilità di turni aggiuntivi, infatti, in una situazione di carenza organica, l’impossibilità di svolgere attività aggiuntiva comporta la paralisi del sistema.
Basti considerare che alcuni professionisti vantano un surplus di quasi 500 ore.
Il Servizio Sanitario Pubblico sta implodendo per carenza di personale e per esiguità di risorse.
La FP CGIL Molise chiede, nell’interesse di tutta la cittadinanza, un serio piano di rilancio del Servizio Sanitario.
Per scongiurare il crollo dell’intero sistema occorre una programmazione seria sia sul breve che sul lungo periodo, ad iniziare dai concorsi e dalle assunzioni.
Segretario Generale della FP CGIL MOLISE Antonio Amantini