Governo dell’onestà, magistrati e politici a confronto

Riceviamo e pubblichiamo

Imprenditori, magistrati, professionisti, politici e associazioni a confronto al Cnel durante il convegno “Il governo dell’onestà, come le istituzioni, le imprese e i cittadini possono sconfiggere la corruzione e il malaffare e dare un futuro al paese”. Ospiti illustri, tra cui il Presidente del Cnel, Tiziano Treu, Piercamillo Davigo, il Procuratore Fausto Cardella, l’Onorevole Verini, gli assessori Montanari e Marzano, della giunta comunale.

L’iniziativa ha evidenziato l’importanza dei valori nel governo del paese e lo stimolo per tutte le iniziative in grado di contrastare efficacemente la corruzione, vera piaga sociale fondata, come ha recentemente ricordato il Papa, “sull’idolatria del denaro che ferisce la dignità umana”. La corruzione viene, spesso, banalizzata, la verità è che fenomeni di corruttela sono alla base dei crimini più ignobili: dalla compravendita dei minori, al commercio di organi umani, a quello delle armi,per questa ragione – ha sottolineato Fabrizio PREMUTI, Presidente di Konsumer – appare indispensabile fornire ai cittadini, soprattutto a quelli più giovani, una adeguata informazione sul fenomeno e riflettere, attentamente, sugli strumenti normativi e culturali da utilizzare per combattere il fenomeno .il vero antidoto alla corruzione potrebbe essere la trasparenza e la semplificazione. Non solo mega corruzione, anche micro corruzione; dallo scontrino non rilasciato, ai dieci euro per evitare la fila o i cento euro per accelerare una pratica o un ricovero ospedaliero nella quale hanno incappato,(dati istat) 1.742 mila famiglie, il corrotto arraffa tutto non solo soldi ma anche viaggi esotici, donne, ristrutturazione di ville etc…  I numeri che si ricavano da evasione fiscale, riciclaggio e corruzione sono spaventosi;60 miliardi è il giro d’affari della Corruzione,120 miliardi per evasione fiscale, per il riciclaggio di denaro sporco 400milioni di euro al giorno…in dieci anni si risanerebbe il debito pubblico con enormi benefici, più sale il debito pubblico più aumentano autostrade e biglietti dell’autobus, più si tagliano i treni dei pendolari e gli insegnanti di sostegno, si hanno appuntamenti per una tac a sei mesi e si hanno fuga di Cervelli. Non pagare le tasse significa attentare alla vita dello Stato. Si è parlato delle normative in materia di corruzione, di sanzioni penali, di cultura sociale, elementi non ancora sufficienti a far fronte a un problema che, negli ultimi anni, lungi dal trovare una soluzione, ha visto un progressivo rallentamento dell’attenzione sull’argomento da parte della politica. Un dibattito interessante, sono emerse posizioni vivaci e contrastanti in merito al tema della denuncia anonima per il comparto pubblico, laddove il presidente Piercamillo Davigo, insieme al vicepresidente della Camera penale di Roma, Vincenzo Comi, si sono detti fortemente contrari, mentre il procuratore Cardella ha ipotizzato che possa rappresentare un mezzo efficace: “Ciò che manca davvero nel nostro paese è la sanzione sociale e una legge che, in luogo di sanzionare alla stessa maniera il corrotto ed il corruttore sia invece premiante per chi denuncia”.

Per far fronte alla corruzione ci vogliono sostanzialmente due cose: le operazioni sotto copertura e un fortissimo diritto premiale, ovvero degli sconti di pena per chi parla e racconta tutto, che in questo modo diventa onesto per necessità, – ha dichiarato Piercamillo Davigo-.  Il nostro paese ha firmato la convenzione ONU di Merida che impone le operazioni sotto copertura, per cui l’Italia ad oggi è nettamente inadempiente.  Chi parla di questioni etiche che impedirebbero l’adozione delle operazioni sotto copertura per scovare la corruzione non sa di cosa parla. E’ frequente, infatti, che degli infiltrati comprino della droga da uno spacciatore per far emergere un traffico di stupefacenti e reprimerlo. E’ un metodo efficacissimo per far fronte a questo genere di reato. Qual è la differenza con la corruzione? Certamente la mancanza di volontà politica”.

Siamo molto orgogliosi di aver creato un’occasione insieme a Nova Itinera, in cui la società civile e le istituzioni si siano confrontati su un tema così scottante, ha dichiarato Fabrizio Premuti, Presidente Konsumer Italia- e, nell’attesa che decidano se la denuncia anonima sia o meno un mezzo efficace, ci auguriamo un nuovo passo sul tema dell’educazione ed il senso civico, affinchè siano proprio i politici a dare per primi l’esempio”. Proporre soluzioni al paese e ai cittadini contro la corruzione e il malaffare per un futuro onesto e costruttivo, affinché si possa delineare la soluzione per uscire dal circolo vizioso di cui la corruzione è veleno silenzioso. In questo l’associazione dei consumatori, Konsumer, si farà parte attiva per risvegliare le coscienze dei cittadini onesti.

Alfredo Magnifico

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