Giustizia minorile e penitenziaria: la Garante regionale dei Diritti della Persona, Leontina Lanciano, ha partecipato ieri pomeriggio all’incontro convocato dal Guardasigilli, Marta Cartabia, per fare il punto sullo stato attuale del sistema nazionale penitenziario, alla luce delle future riforme che il Governo intende attuare in questo settoro.
All’appuntamento, che si è svolto presso la Sala Manzo del Ministero della Giustizia, sono intervenuti tutti i Garanti regionali, oltre al Garante nazionale delle Persone private della libertà personale, Mauro Palma, al Capo Dipartimento della Giustizia Minorile e di Comunità, Gemma Tuccillo, e al Capo Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria, Bernardo Petralia.
E’ stata preziosa l’occasione di confronto tra il ministro e le Autorità regionali di Garanzia, che hanno avuto modo di sottoporre all’attenzione del capo del Dicastero le criticità e i punti di forza del mondo giudiziario riscontrati durante lo svolgimento delle proprie funzioni. I Garanti hanno portato sul tavolo della Ministra Cartabia anche una serie di proposte operative, elaborate di comune accordo durante un incontro propedeutico programmato ieri mattina presso la Sala Convegni di Palazzo Santa Chiara, sempre a Roma.
La Garante Leontina Lanciano è intervenuta, riportando alla Ministra la propria esperienza affrontata quotidianamente nelle tre case circondariali molisane. La Ministra Cartabia “ha invitato tutti noi, Organismi regionali di garanzia – spiega Leontina Lanciano – a fornire un contributo attivo ai lavori della Commissione per l’innovazione del sistema penitenziario, recentemente istituita per trovare soluzioni in grado di migliorare la qualità della vita delle persone e di tutti coloro che operano all’interno degli istituti penitenziari. Ciò per rafforzare il rispetto dei principi sanciti dalla Costituzione e per meglio aderire agli standard internazionali”.
Non solo. La Ministra della Giustizia ha coinvolto tutti i Garanti italiani anche sul fronte del miglioramento della vita di relazione delle persone ristrette. “In particolare – aggiunge la Garante del Molise – ci è stato chiesto di lavorare insieme per individuare nuove prassi che, attraverso l’uso degli strumenti tecnologici, consentano ai detenuti di intensificare i colloqui con l’esterno, per favorire il rapporto con le famiglie”.
Il capo del Dicastero ha posto l’accento, tra le difficoltà riscontrate più frequentemente nell’ultimo periodo, “sulle problematiche legate ai trasferimenti delle persone ristrette – rimarca Leontina Lanciano – aggravate dall’emergenza sanitaria dettata dal Covid”.
Durante l’incontro, tra gli argomenti segnalati da tutti gli Organismi regionali si è parlato della necessità di prevedere una linea di indirizzo omogenea in tutta Italia per quel che riguarda la politica penitenziaria da adottare nelle singole Case Circondariali.
Ma anche individuare con precisione le priorità da seguire nell’elaborazione della futura riforma della Giustizia sulla quale il Governo sta lavorando.
Invece, tra i punti di forza sottolineati durante la riunione è stata segnalata l’importanza della collaborazione e del lavoro in sinergia svolto dai Garanti regionali, aspetto evidenziato dal Capo del Dap Bernardo Petralia. “Con i colleghi delle altre regioni – come ricordato dal Capo Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria, intercorrono rapporti quotidiani per fare il punto sulle richieste pervenute, sulle problematiche emerse e sugli interventi da portare avanti”. Petralia ha citato la Garante Leontina Lanciano tra i Garanti con i quali lo scambio di informazioni e pareri è più fitto.
“E’ stata una giornata di impegni intensi e di spunti molto importanti – conclude la Garante regionale dei Diritti della Persona – Quello delle persone private della libertà personale è un settore che necessita di nuovi impulsi e interventi. Il Governo apporterà i correttivi necessari per risolvere le criticità segnalate da noi Garanti nei vari interventi”.