– La Giunta regionale del Molise ha approvato il Documento di economia e finanza regionale 2019-2021. Si tratta, in sostanza, di un aggiornamento del Programma di Governo, presentato ad inizio legislatura, che definisce le linee d’intervento per l’attuazione delle priorità strategiche nell’ambito della propria vision politica e di sviluppo e sulla scorta della più ampia condivisione con l’intero territorio regionale.
«L’approvazione del DEFR – spiega il presidente della Regione Molise, Donato Toma – è il risultato di una complessa, articolata e proficua fase di concertazione che ci ha visti dialogare e confrontarci con i rappresentanti del territorio e gli interlocutori del tessuto socio-economico molisano sulle linee programmatiche del Governo regionale. Ci siamo impegnati, tra l’altro, ad intensificare la nostra presenza sui tavoli politico-istituzionali che contano, sia nazionali che europei».
Su quest’ultimo punto il governatore insiste particolarmente, ribadendo un concetto più volte espresso: «Se il Molise vuole continuare ad esistere e conservare la sua autonomia, è necessario che faccia sentire la sua voce in tutti quei contesti istituzionali dove vengono prese le decisioni. Di qui, la costante presenza all’interno dei vari organismi della Conferenza delle Regioni, il confronto serrato con i Ministeri, il potenziamento della partecipazione a Bruxelles dove, tra le altre attività poste in essere, abbiamo puntato decisamente a dare un ruolo più propulsivo alla nostra sede, la Casa dei molisani, che è diventata un punto di riferimento per il tessuto socio-produttivo regionale, messo a loro disposizione gratuitamente».
Il DEFR è articolato in tre sezioni. Nella prima viene analizzato lo scenario economico-sociale in cui si colloca l’azione di programmazione dell’Esecutivo, sia a livello internazionale che nazionale e regionale, scenario caratterizzato, in generale, da un rallentamento dei ritmi della crescita economica. Segue una ricognizione sul contesto organizzativo della macchina amministrativa e del sistema delle partecipazioni regionali.
La seconda sezione è dedicata all’esame del quadro finanziario regionale, mentre la terza individua diciotto priorità regionali, per la realizzazione delle quali sono riportati gli strumenti attuativi. Le priorità vanno ad impattare su quattro ambiti di intervento, convenzionalmente individuati nell’economico-produttivo, nella sanità e sociale, nella cultura, turismo e sport, nell’ambiente e territorio.