Nel corso dell’incontro programmato domani alle 10 presso la Prefettura di Isernia sulla vertenza Ittierre Spa sarà sufficiente posticipare l’avvio della procedura di cassa straordinaria chiesta dall’azienda al preliminare esame istruttorio da svolgersi con la massima urgenza presso la Direzione generale VIII° del Ministero del Lavoro. Al momento il reddito dei lavoratori è tutelato dalla cassa ordinaria autorizzata dall’INPS per 13 settimane che andrà in scadenza il 22 febbraio. Se gli Amministratori dell’Ittierre Spa hanno a cuore le sorti del personale e la positiva evoluzione della vertenza concorderanno agevolmente su una soluzione che non danneggia nessuno. In caso contrario saranno le organizzazioni sindacali e le stesse istituzioni, a partire dalla Prefettura, dalla Regione e dagli Enti Locali a non lasciare soli i lavoratori in un contenzioso aperto ad ogni esito in qualsivoglia sede.
Sulla GAM sarà necessario verificare la procedura per garantire la tutela del reddito ai lavoratori fermo restando l’impegno a seguire la vertenza aperta per il recupero del credito e delle spettanze vantate nei confronti della Solagrital scarl in liquidazione, dell’INPS e della stessa GAM. Su altre vertenze delicate occorre il massimo dell’attenzione e della concretezza per individuare strumenti che evitino i licenziamenti e la collocazione in mobilità del personale con l’obiettivo di accompagnare le imprese a superare la crisi tutelando i livelli occupazionali. Ma nel mentre questa attività istituzionale si snoda tra incontri presso il Ministero del Lavoro, presso il Ministero dello Sviluppo e sui tavoli delle Prefetture, della Regione e dell’Ispettorato, occorre alzare lo sguardo sul futuro e progettare uno strumento di sostegno al territorio che aiuti il Distretto Produttivo di Bojano-Isernia-Venafro a superare in positivo le crisi di Gam, Ittierre e indotto metalmeccanico. Il Comune di Venafro con grande concretezza ha già deliberato la richiesta di riconoscimento di Area di Crisi trasmettendo questa istanza al Governo Nazionale assumendo un provvedimento che potrà essere emulato nei prossimi giorni da altri e settanta comuni del Distretto. Con aiuti economici aggiuntivi nazionali si potranno agevolare nuovi investimenti riassorbendo i lavoratori licenziati, in cassa integrazione e in mobilità dell’avicolo, del tessile e delle altre imprese o settori in crisi. Se il Molise non alzerà lo sguardo sarà più arduo gestire le vertenze.
Michele Petraroia