Ieri il MoVimento 5 Stelle ha riportato in Consiglio regionale il tema della gestione dei rifiuti con una mozione presentata ad ottobre 2018 ma discussa solo dopo 5 mesi.
Il nostro atto prevedeva vari interventi: rivedere il Piano di Gestione dei Rifiuti, in scadenza a fine febbraio 2019, introducendo l’applicazione dell’ecotassa rispettosa delle capacità di selezionare i rifiuti di ogni singola comunità e considerando il principio dell’economia circolare; prevedere eventuali sanzioni per i comuni che non raggiungono obiettivi sulla raccolta differenziata; monitorare lo stato dei quattro poli impiantistici in Molise (Guglionesi, Pozzilli, Isernia e Montagano) per conoscere i tempi di esaurimento; istituire l’Osservatorio regionale dei rifiuti, prevedendo apposite risorse, per monitorare il costante aggiornamento dei dati; programmare risorse regionali adeguate in favore dei Comuni prevedendo specifiche premialità.
Ma la nostra mozione mirava anche a tutelare i cittadini che vivono nei pressi della discarica di Tufo Colonoco a Isernia, facendo rispettare le prescrizioni date alla ditta concessionaria (la Smaltimenti Sud) e verificando licenze e autorizzazioni. Nel 2018, per mesi, i cittadini di Forlì del Sannio e Roccasicura hanno avvertito odori nauseabondi provenienti dalla discarica di Tufo Colonoco come provato dall’Arpa Molise che ha anche certificato un incremento di circa il 30% del quantitativo dei rifiuti lavorati nel triennio 2016-2018 e un incremento del 48% della produzione di percolato sempre nello stesso periodo.
Inoltre il Consiglio comunale di Forlì, all’unanimità, ha espresso contrarietà all’ampliamento e la prefettura ha convocato un apposito tavolo di confronto. Il Consiglio comunale di Isernia, invece, nei mesi scorsi, sempre all’unanimità ha votato un apposito ordine del giorno che chiede la revisione del Piano rifiuti regionale.
La questione è delicata proprio in provincia di Isernia, perché già solo nell’area del venafrano esistono due inceneritori e un cementificio, oltre al traffico di camion e di littorine a gasolio. A questo si aggiunge che, in vista della saturazione dell’impianto di Montagano, in provincia di Campobasso, è possibile che in caso d’emergenza proprio la discarica di Tufo accoglierà anche altri rifiuti.
Ma il nostro era un atto importante per tutti i molisani, tuttavia è stato bocciato nonostante nove voti favorevoli e nove contrari. Tra questi contrari ci sono i consiglieri ‘pentri’ Michele Iorio, Andrea Di Lucente, Filomena Calenda e Paola Matteo. A loro si uniscono i rappresentanti dell’area venafrana Massimiliano Scarabeo e Antonio Tedeschi, entrambi assenti proprio oggi insieme all’assessore venafrano Vincenzo Cotugno. Tutti loro, davanti alle preoccupazioni dei cittadini di Isernia, Venafro e provincia sulle varie questioni legate alla salubrità dell’ambiente, al trattamento e allo smaltimento dei rifiuti, o sono fuggiti o si sono voltati dall’altra parte.